In tv Borghi alla ribalta grazie a Linea Verde

Oltre tre milioni di telespettatori per la trasmissione dedicata a cittadine, borghi e bellezze naturali del territorio

In tv Borghi alla ribalta grazie a Linea Verde

In tv Borghi alla ribalta grazie a Linea Verde

Un appuntamento televisivo a cui ben pochi hanno rinunciato: la trasmissione di ’Linea Verde’, domenica scorsa, è stata dedicata alla Lunigiana, e non solo. Un viaggio incredibile quello in cui ci ha condotti la troupe di Rai Uno che si è addentrata nelle cave di Carrara, facendo conoscere ulteriormente la dura e pericolosa professione degli addetti all’estrazione del marmo più conosciuto al mondo, con risvolti particolarmenti graditi come la preparazione del succulento lardo di Colonnata, conservato per almeno 6 mesi intriso in una salamoia fatta di rosmarino, aglio, erbe aromatiche varie, sale marino e deposto nelle preziose conche del marmo dei Canaloni.

Dal cuore delle Apuane, a volo d’uccello ecco il barocco di Pontremoli, le misteriose statue stele, l’importante storia della cooperativa La Guinadese con il prezioso operato dei suoi associati e la gastronomia locale il cui fiore all’occhiello è rappresentato dai mitici testaroli, preparati rigorosamente nel ’testo’ di ghisa, autentico forno portatile dei nostri antenati. Nella piana di Filattiera l’acqua del fiume Magra da tempo immemorabile aziona le pale del Mulino Moscatelli ricavandone farina di grano,di mais e naturalmente di castagne. E’ con quest’ultima che Fabio Bertolucci, fornaio di Casola in Lunigiana, mescolata con una parte di farina bianca e di patate di montagna lessate, produce la ’Marocca’, pane di antica origine un tempo cibo quotidiano dei ceti poveri, oggi presidio Slow food e prodotto di nicchia. Le immagini delle grotte di Equi, nel comune di Fivizzano con la guida Francesca Malfanti si sono mescolate con scorci di vita bucolica in quel di Tavernelle di Licciana Nardi, dove il pastore-filosofo Giancarlo Boschetti, autentico nume tutelare delle tradizioni dell’allevamento del bestiame, ancora pratica la transumanza nel periodo estivo con l’aiuto di tutta la famiglia, intenta a preparare ricotte e pregiate forme di pecorino. La troupe è stata anche a Podenzana per fare conoscere i famosi “panigacci” e come si producono i “ testi di argilla” dove vengono poi cotti.

E che dire dello scenario proposto dal conduttore Peppone Calabrese, che ha condotto i telespettatori a conoscere Apella, borgo appollaiato sull’alta Valle del Taverone dove Mario Maffei, autentico ’self made man’, ha ideato e dato vita a ’Montagna Verde’, uno dei più singolari e apprezzati agriturismi. Nell’occasione il figlio Luca, chef del ristorante, ha fatto conoscere le peculiarità della cucina di Lunigiana: dalla ’barbotta’ all’agnello di Zeri, senza dimenticare la ricchezza locale rappresentata dalla farina di castagne Dop e i tanti altri prodotti di nicchia a km zero. "Nel servizio mi ha fatto tenerezza il racconto umile di bambino povero espresso da mio padre Mario – racconta Barbara Maffei, mente di ’Montagna Verde’ – una persona che si è riscattata, come la sua terra".

Il reportage di ’Linea Verde’ – oltre 3 milioni di telespettatori e uno share del 21.34% – ha fatto conoscere un territorio "sospeso fra mare e montagna, come è stato ricordato in trasmissione, avvolto in un’atmosfera di mistero, a tratti di magia, dove gli abitanti hanno saputo sfruttare i prodotti che solo grazie a una agricoltura ’eroica’ si riescono ad ottenere. Un territorio sotto molti aspetti ancora originale, selvaggio e ricco di endemismi dove la natura si mostra ancora nella sua purezza. La Lunigiana, una terra dove il tempo s’è fermato".

Roberto Oligeri