di Natalino Benacci
Missione compiuta. L’ambulanza con un carico di medicinali di prima necessità e salvavita donati dal Rotary Club Lunigiana assieme ai Club dell’ Area Tirrenica 1, Distretto 2071 e da diverse farmacie lunigianesi ed emiliane, è arrivata a Krasnokutsk. A guidare l’ambulanza lungo i 2.700 km del percorso sono stati i soci Carlo Ferrari e Mario Giannarelli, che erano partiti dalla Lunigiana sabato mattina. Un lungo percorso per offrire un sostegno alla popolazione che ha bisogno di garantire i soccorsi a chi rimane ferito durante gli attacchi dell’armata russa. "Siamo arrivati dopo un viaggio di tre giorni attraverso mezza Europa – dice Ferrari raggiunto al telefono –. Io e Mario ringraziamo tutti quanti per il supporto e l’incitamento. E’ un service ci ha emozionato, oltre alla testa ci abbiamo messo anche il cuore perché l’iniziativa è stata molto partecipata. Ci abbiamo impiegato circa un giorno ad arrivare al confine ucraino, dopo aver attraversato Slovenia e Ungheria. Abbiamo atteso l’autorizzazione, poi abbiamo attraversato i Carpazi giungendo fino a Leopoli dove ci siamo incontrati con i rappresentanti della città di Krasnokutsk che è una città nell’Oblast della regione di Kharkiv, distante 40 km dalla linea del fronte bellico. E’ stato molto emozionante consegnare gli aiuti all’ospedale di Krasnokutsk, dove sono ricoverati 180 pazienti con poche medicine e ascoltare i ringraziamenti di gente che soffre quotidianamente tragedie".
Commosso anche Giannarelli che nei turni di guida pensava all’ambulanza come un simbolo di pace partito dalla Lunigiana. "Un lavoro sinergico di tante associazioni – aggiunge –, a cui ho dato il mio personale contributo facendo da ponte tra il territorio toscano e quello emiliano".
"Fin dalle prime battute del conflitto il Rotary Club Lunigiana si è schierato in prima linea non solo per la raccolta, ma anche per il trasporto di materiali e apparecchiature utili negli ospedali", spiega il presidente Bruno Farina. Uno spirito di generosità che ha sancito l’alleanza con le Farmacie Comunali Riunite di Reggio Emilia e quelle lunigianesi: Binotti di Villafranca, Elena Buttini Accorsi di Pontremoli, Cortesini di Bagnone, Farmacia dello Stadio di Carrara, Natale di Zeri, Silvestri di Albiano Magra e con la collaborazione di PA Croce Verde Castelnuovo Ne’ Monti, Misericordia Pontremoli e Auto Beghini di Villafranca. Nei mesi scorsi venti letti ospedalieri e 180mila siringhe erano stati stati spediti in Ucraina dal Rotary lunigianese con un tir, messo a disposizione da una congregazione di religiosi che opera nelle zone di guerra. E in precedenza, nei primi mesi del conflitto, una famiglia (mamma Anna, papà Egor con i figli Timur e Vera) si era messa in salvo grazie all’aiuto del Rotary che ha consentito di trovare un rifugio sicuro a Corvarola di Bagnone, grazie alla generosità del socio Mauro Pellegri.
Poi da Kiev era arrivata anche Valeria assieme alla madre, a un fratello e alla nonna. In fuga da una città presa di mira dai bombardamenti. Un viaggio da incubo: tre giorni di asfalto e code ai chekpoint ucraini dove erano stati stati fermati almeno 10 volte per il controllo dei documenti, subendo anche perquisizioni. In Lunigiana la socia pontremolese del Rotary Elena Accaorsi Buttini ha aperto le porte alla giovane. L’accoglienza si è declinata non solo provvedendo ad un alloggio, ma creando anche un percorso di autonomia utile a tenere i contatti con i paesi di origine.
Natalino Benacci