DANIELE ROSI
Cronaca

Una nottata per spegnere le fiamme. Massa, paura per la nube tossica

Già ieri, 1 agosto, in mattinata la situazione dei gas nell’aria era tornata alla normalità. Nessun pericolo per la salute

Il rogo in via Dorsale che tenuto l’intero territorio di costa con il fiato sospeso. I cittadini apuani hanno rivissuto l’incubo di Farmoplant per la nube tossica rimasta nel cielo per l’intera nottata

Il rogo in via Dorsale che tenuto l’intero territorio di costa con il fiato sospeso. I cittadini apuani hanno rivissuto l’incubo di Farmoplant per la nube tossica rimasta nel cielo per l’intera nottata

Massa, 2 agosto 2024 – Una nube di fumo nero e denso, capace di far tornare l’incubo dell’esplosione alla Farmoplant. Un evento che cambiò per sempre la storia della città, lasciando oltre ai veleni, anche una marea di ricordi, indelebili, nelle menti. Paura e sgomento per l’incendio alla Carbonovus in via Dorsale dove sono andati a fuoco materiali e componenti usati per la nautica. Per l’azienda si tratta del secondo episodio in un paio di anni.

Domato l’incendio è rimasta la gigantesca nube visibile oltre i confini provinciali. La linea telefonica della nostra redazione è stata invasa da telefonate di cittadini preoccupati. Per le forze dell’ordine arrivate sul posto e le numerose squadre di vigili del fuoco, giunte anche da fuori città, è stata una notte di grande lavoro, terminata intorno alle 4 del mattino quando l’ultimo focolaio è stato spento. Già in serata, dopo l’incontro in prefettura con i sindaci di Carrara e Massa, erano arrivati i primi appelli a tenere chiuse porte e finestre, in attesa delle necessarie valutazioni di Arpat sul livello di tossicità della nube. Ieri mattina prima la sindaca di Carrara Serena Arrighi e poi il sindaco di Massa Francesco Persiani avevano rassicurato sulla qualità dell’aria. "Si informa la cittadinanza che durante la notte è stato posto sotto controllo l’incendio all’azienda situata in via Dorsale – aveva scritto Serena Arrighi sul proprio profilo Facebook -. Non vi sono problemi ad aprire le finestre e areare i locali delle abitazioni. Ringrazio la Prefettura, le forze dell’ordine e i cittadini per la collaborazione dimostrata".

Qualche ora dopo anche dal Comune di Massa erano arrivate alcune righe in seguito al parere dei tecnici Arpat. "Situazione tornata alla normalità e nessun rischio per la salute. L’incendio è durato per un tempo limitato e i prodotti della combustione si sono diluiti nell’aria, sospinti dalla leggera brezza presente dapprima verso Massa e poi verso la foce del Magra. È bruciato un quantitativo limitato di rifiuti tipico di queste attività – prosegue la nota del Comune - come imballaggi, taniche e barattoli con vetroresine, solventi e vernici, materiali ferrosi e legno. Arpat ritiene che la disposizione di chiudere le finestre ed evitare di circolare nelle aree limitrofe si sia esaurita, in quanto non ci sono evidenze di alterazioni della qualità dell’aria. L’Azienda Usl Toscana Nord Ovest conferma che non sussistono rischi sanitari".

Sull’incendio intanto le indagini dei vigili del fuoco sono in corso per stabilirne la causa. Al vaglio anche l’ipotesi dolosa. "Aspettiamo la relazione dei vigili – ha commentato l’avvocato Duccio Zanchi, responsabile legale dell’azienda – e tra le cause è possibile anche un’origine dolosa, perché la dinamica di come si è sviluppato potrebbe anche richiamare questa ipotesi. Prima di giungere a conclusioni dobbiamo aspettare i verbali ufficiali".