Rogo mortale a Montignoso. “Aiutatemi... Qualcuno mi salvi”. I vicini tentano di sfondare la porta

Gli ultimi momenti di Baldi sentiti da una residente. Quattro famiglie costrette a evacuare dalle abitazioni

La casa andata a fuoco a Montignoso, nell'incendio ha perso la vita Liano Baldi, parrucchiere e artista molto conosciuto nella zona

Sopra i tecnici di Erp appongono i sigilli nell’abitazione coinvolta dalle fiamme, la mobilia andata completamente a fuoco a causa dell’incendio, sotto i dirigenti del Comune arrivati sul posto per effettuare un sopralluogo nelle abitazioni limitrofe all’incendio (Foto servizio Paola Nizza)

Montignoso (Massa Carrara), 11 settembre 2024 – La mattina piena di sole stride con lo strazio dei residenti di via Corniolo. Fuori dall’abitazione di Liano Baldi, deceduto a causa del fumo provocato dall’incendio nel suo appartamento nel condominio Erp di Capanne, ci sono i mobili del 73enne, completamente distrutti dalle fiamme che hanno invaso i locali nella notte tra lunedì e martedì.

Evacuate dal condominio un totale di sei persone, quattro famiglie, che hanno trovato accoglienza da familiari. Il sindaco di Montignoso, Gianni Lorenzetti, arrivato immediatamente sul posto, è rimasto fino alle 4 di mattina a seguire le operazioni di bonifica da parte dei vigili del fuoco. Il Comune era già pronto a ospitare le famiglie all’hotel Zeno di Cinquale. Ieri mattina sul posto sono arrivati i tecnici di Erp per effettuare le verifiche sui quattro appartamenti limitrofi all’incendio di lunedì notte. “Sono spaventata, è un miracolo se sono ancora viva” racconta Natalina Pennoni, mentre guarda, seduta su una sedia bianca nell’aia del condominio, le finestre chiuse del suo appartamento sopra quello di Baldi. “Se non mi venivano a prendere... Ho paura anche adesso”. Lei è una delle due persone che ha ricevuto le cure dai sanitari che ieri sera sono arrivati immediatamente sul posto, perché ha inalato del fumo.

T15AOAAA
T15AOAAA

“Sinceramente – racconta lo storico pizzaiolo di via Roma, Enzo Gassani – non mi ero accorto di nulla. Mi sono venuti a bussare alla porta e ho scoperto che prendeva fuoco un appartamento del condominio. Una cosa spaventosa”. Racconta quei momenti spaventosi Giuditta Giorgieri, che lavorava al punto ristoro del distributore di via Aurelia. “Stavo stendendo i panni dall’altra parte, ho sentito un botto, come se fosse scoppiata una lampadina. Poi ho sentito qualcuno che si stava lamentando ’Aiuto, aiuto’ e ho chiamato mio marito: ’Vai a vedere Liano, qualcosa ha fatto’. E’ arrivato alla porta di casa di Baldi, ma non riusciva ad aprirla. Putroppo è andata così. Se ho avuto paura? Io no. Ho passato la notte da mia figlia. Ora vediamo quando potremo rientrare in casa”.

Lo ricorda anche il politico Fabio Evangelisti, che tramite la sua pagina Facebook lascia un messaggio per l’amico Baldi. “Liano, mannaggia la miseria. Non doveva finire così, non doveva finire adesso. Perché non hai aspettato? Scrivevi “me unno furia né palanche per Agasse” (quello delle onoranze funebri) e invece… Invece mi arriva un messaggio che mi dice che non ci sei più. Che sei “morto nel tuo appartamento che ha preso fuoco”. Anche stavolta hai voluto essere un tantinello eccessivo. Quella tua indole, quella tua eccentrica maniera di vivere che ti aveva portato via via ad isolarti, a chiuderti in un mondo di ricordi senza futuro, dove facevi entrare soltanto pochi e selezionati amici. Te ne lamentavi e, al tempo stesso, ne godevi. Adesso questi tuoi pochi (e se fossero tanti?) amici sono qui a piangere e a rimpiangerti. Con la sola speranza che la tua inquietudine esistenziale possa finalmente aver trovato “la prima notte di quiete””. Per poi proseguire: “Mi lasci triste come il mare di fine estate”.

Anche il sindaco Gianni Lorenzetti lascia un messaggio: “Una persona che conosceva profondamente la storia cittadina. Un professionista nel mondo dei parrucchieri. Ci lascia tutti senza parole”.