"Incentiviamo i mezzi pubblici per la Ztl in via Alta Tambura"

L'ordinanza che trasforma in Ztl via Alta Tambura a Massa nei weekend ha portato a problemi di parcheggio. Consiglieri propongono più bus navetta per favorire il turismo e la sicurezza.

"Incentiviamo i mezzi pubblici per la Ztl in via Alta Tambura"

"Incentiviamo i mezzi pubblici per la Ztl in via Alta Tambura"

Da sabato, quando è scattata l’ordinanza che trasforma in Ztl via Alta Tambura tutti i weekend fino all’8 settembre (ferragosto compreso) agosto dalle 8.30 alle 17.30, il fiume non è vietato, ma il sabato e la domenica è raggiungibile solo a piedi, in bicicletta, con lo scooter, oppure… con l’autobus. Ma i mezzi pubblici sono pochi. "A questo punto perchè non incentivare l’uso dell’autobus di linea per raggiungere i paesi della valle del Renara?" chiedono Daniele Tarantino, vice presidente del consiglio comunale, e la consigliera Giovanna Santi, che hanno effettuato un sopralluogo alle Guadine incontrando i residenti. "Chiaro che per la sicurezza qualcosa era necessario fare e la polizia municipale ha ritenuto necessario emettere questo provvedimento per tutelare i residenti e, di conseguenza, anche i fruitori del torrente – sottolineano –. Tuttavia, il problema dei parcheggi si ripercuoterà su via Bassa Tambura. Già domenica scorsa la fila di auto da Ponte di Forno arrivava fino alla curva della segheria e molte erano parcheggiate lungo la strada che porta a Forno.

"Ci aspettano weekend sicuramente molto più partecipati e parcheggi – osservano Santi e Tarantino – , da quelle parti, non ce ne sono. Perché non puntare allora sull’utilizzo del bus, incrementando le corse? Oggi in quella vallata ci sono solamente tre corse del trasporto pubblico: va incrementato il servizio, magari aggiungendo due bus navetta gratuiti per abituare le persone a spostarsi con facilità. Porteremo la proposta in consiglio comunale in quanto siamo convinti che le regole vadano applicate per la sicurezza di tutti ma contestualmente va favorito il turismo in montagna, per la sopravvivenza dei paesi". Raggiungere il fiume usufruendo di un bus navetta eviterebbe anche gli abusi nel letto del torrente tipo “proprietà privata” e si tornerebbe ad una fruizione rispettosa dell’ambiente. "Il servizio del bus navetta va poi pubblicizzato al massimo e incentivato – concludono Tarantino e Santi –. Siamo convinti che molti ne usufruirebbero, lasciando a casa le auto, vista la carenza di parcheggi".