Massa Carrara, 10 luglio 2024 – Cinque avvisi di garanzia sono il primo traguardo dell’inchiesta della Guardia di Finanza partita mesi fa. Nel mirino i corsi di formazione “Industra 4.0” e i relativi crediti d’imposta di cui Cermec Spa aveva beneficiato. Il dubbio degli inquirenti era che fossero corsi ‘fantasma’, una truffa. Dubbi che gli elementi raccolti in questi mesi avrebbero reso molto meno vaghi. Tanto pesanti da spingere il magistrato a firmare gli avvisi di garanzia arrivati qualche giorno fa a un ex dirigente e a quattro dipendenti, tre uomini e una donna. Avvisi che individuano con precisione chi, secondo gli elementi raccolti, avrebbe indebitamente beneficiato di quei falsi corsi di formazione. Un’inchiesta che riaccende l’attenzione giudiziaria in una fase delicata per il Cermec che, dal gennaio 2023 sotto la guida dell’amministratore unico Lorenzo Porzano, sta cercando con fatica di ripianare il debito da 2,3 milioni di euro lasciato in eredità dalla precedente gestione.
Un’inchiesta della Guardia di Finanza su Cermec, sui crediti d’imposta legati a una presunta attività di formazione, che già lo scorso autunno aveva portato le Fiamme Gialle nell’impianto e negli uffici di via Gotara. A febbraio il verbale di contestazione consegnato dalla sezione Tutela Finanza Pubblica del nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza all’attuale amministratore con l’ipotesi di un illecito utilizzo di crediti di imposta negli esercizi 2020 e 2021, per attività di formazione in realtà mai svolta. Porzano aveva subito informato i soci, i sindaci di Carrara e di Massa, e gli organi di controllo della società, poi convocato l’assemblea chiedendo iniziative a tutela dell’azienda. La fase successiva delle indagini ha portato al sequestro probatorio di una serie di documenti che sembrano confermare l’ipotesi di reato. E la società, attraverso l’attuale amministratore Lorenzo Porzano, si è subito costituita parte civile. Un ruolo nel futuro procedimento penale che non consente a Cermec di accedere agli atti dell’inchiesta prima dell’udienza preliminare in cui il giudice sarà chiamato a decidere l’eventuale richiesta di rinvio a giudizio dei cinque indagati. I quattro dipendenti finiti nel mirino dell’inchiesta sarebbero ancora al lavoro. "Allo stato del procedimento – spiega l’amministratore unico, Lorenzo Porzano – noi ci siamo costituiti parte civile ma non abbiamo ancora possibilità di accedere al fascicolo del pm né di ricevere formali comunicazioni relativamente alla conclusione delle indagini preliminari e agli eventuali avvisi di garanzia".
L’attuale management aziendale risulta totalmente estraneo a queste vicende, legate a indebite compensazioni di crediti tributari per attività di Formazione Industria 4.0, dichiarate ma mai effettuate che risalgono agli esercizi 2020 e 2021. "Attendiamo le ulteriori attività degli organi di giustizia per decidere quali altre azioni intraprendere – spiega Porzano – e dimostrare alle nostre comunità che oggi Cermec è tornata ad essere un’azienda pubblica che della trasparenza e della legalità fa i propri quotidiani principi di comportamento".