REDAZIONE MASSA CARRARA

Inchiesta corruzione nell'accoglienza, in quattro non rispondono al gip

Interrogatorio di garanzia nell'ambito del "terremoto politico" in provincia di Massa Carrara

Un'auto dei carabinieri di fronte alla cooperativa

Massa, 9 dicembre 2020 -  Hanno preferito non rispondere al gip quattro degli indagati, che si trovano ora ai domiciliari, durante l'interrogatorio di garanzia nell'ambito dell'inchiesta su presunti fenomeni di corruzione in provincia di Massa Carrara. L'inchiesta mette sotto la lente il mondo dell'accoglienza e delle comunità per minori e vede l'epicentro nella cooperativa Serinper. Di fronte al gip, il presidente della cooperativa Alessio Zoppi, il vicepresidente Enrico Benassi, Tamara Pucciarelli, e l'ex responsabile dell'ufficio Suap per tutti i comuni della Lunigiana, Mauro Marcelli, si sono avvalsi della facoltà di non ripondere. Corruzione e traffico di influenze illecite: queste le ipotesi di reato per i quattro. 

Risultano ad oggi altre quattro misure cautelari ai domiciliari per il sindaco di Villafranca in Lunigiana Filippo Bellesi, la responsabile del 'centro affidì del Comune di Massa Paola Giusti, la direttrice della Società della salute Rosanna Vallelonga e l'ex giudice del tribunale dei minori di Firenze Rosa Russo.

Secondo la procura di Massa, in cambio di assunzioni, suggerite dai vari soggetti istituzionali, la Serinper otteneva facilitazioni nell'apertura delle strutture di accoglienza, e la totale mancanza di controlli su quanto accadeva al loro interno. La procura avrebbe scoperto anche una serie di presunti maltrattamenti sugli ospiti delle varie case di accoglienza.