Carrara, 29 dicembre 2024 – Una città muta. Chiusa in un dolore e in un silenzio assordante. Quello di una famiglia straziata e di un gruppo di ventenni che vedono strapparsi l’amico caro proprio nel momento in cui tutti si affacciavano alla vita. Nessuno sa darsi risposte per la scomparsa di Lorenzo Iacazzi. Lorenzo viveva con il padre Luciano e la mamma Monica, il fratelo Yuri. Lorenzo che qualcuno chiamava Lollo, altri Iaca era un ragazzo che viveva per i motori e il calcio, in particolare amava vedere le partite della Carrarese, di cui era un gran tifoso. Lavorava nell’azienda ‘Luce impianti & energia’ di Avenza, e in estate dava una mano al bagno di famiglia Ulderico a Marina di Massa. La sua famiglia nonostante si sia trasferita a vivere da tempo a Marina di Massa è molto conosciuta a Carrara, il nonno per anni ha gestito il negozio di ombrelli di piazza Alberica, un vero e proprio punto di riferimento per intere generazioni. Dopo le scuole medie Carducci Tenerani si era diplomato all’Itis Meucci di Massa.
Una morte improvvisa che ha scosso l’intera comunità e si è diffusa in un baleno, sconquassando tutti gli amici che si sono precipitati sul luogo dell’incidente prima e all’obitorio poi.
Antonio Scalisi è uno di quelli che ieri erano fuori città e che ha seguito il dramma da lontano. Lorenzo e Antonio si erano conosciuti circa quattro anni fa nel gruppo di motociclisti Marmotardisti crew di Massa Carrara e Spezia, quello che i centauri che ne fanno parte in gergo chiamano Mmt. Gli stessi che nei giorni di Natale hanno sfilato in città per l’inaugurazione delle sei nuove ambulanze della Pubblica assistenza. Antonio vive ad Avenza, ha 21 anni e studia a Milano, in questi giorni si trova in Sicilia dai parenti ed è lì che è stato raggiunto da una terribile telefonata di un amico in comune: “Lorenzo è morto”.
“Lorenzo era bravissimo, un ragazzo d’oro e lo conoscevo bene – racconta Antonio – Mi hanno chiamato alle 10 per dirmi che era morto e non riesco a crederci. Quando tornavo a Carrara con il gruppo uscivamo in moto, andavamo insieme ai raduni, uniti da una passione comune. Ricordo un episodio di qualche anno che gli fa onore. Circa due anni fa mentre stavamo transitando sul Passo della Cisa abbiamo salvato la vita a un motociclista. Lorenzo è stato il primo a soccorrerlo. Il ragazzo si era scontrato contro un mezzo e la moto ha preso fuoco. Lo abbiamo salvato, ma ha perso una gamba. Lui è stato più fortunato di Lorenzo. Un episodio che ha segnato tutti noi. Siamo rimasti in buoni rapporti con questo ragazzo, e in estate veniva a trovare Lorenzo nel suo stabilimento, il bagno Ulderico”.
Una passione, quella della moto, che non era l’unica. Lorenzo amava anche il calcio e seguiva la sua Carrarese che ha lasciato un commento di cordoglio sui social: “Apprendiamo con grande dolore della scomparsa di Lorenzo, giovane tifoso della nostra squadra. Siamo vicini alla sua famiglia, ai suoi amici e a tutta la tifoseria azzurra”.