Si intitola ‘Sguardi pedagogici’ il nuovo ciclo d’incontri della Scuola di didattica dell’arte dell’Accademia di belle arti, realizzati in collaborazione con ‘Indire’, l’istituto nazionale di documentazione innovazione e ricerca educativa. Si parte giovedì 15 gennaio alle 15 nell’aula magna di palazzo del Principe con l’incontro ‘Don Lorenzo Milani tra didattica dell’arte e innovazione scolastica’.
Dopo i saluti del direttore Marco Baudinelli e della presidente Cinzia Monteverdi, Paolo Landi (ex allievo del prete) Pamela Giorgi parleranno della figura di don Milani, docente e educatore, un punto di riferimento per la pedagogia. A moderare l’incontro sarà il professor Gaetano Malandrino. Oltre alle sue opere educative in pochi conoscono il profondo legame di don Milani con l’arte, che considerava uno strumento per comprendere la realtà e comunicare con gli altri.
I relatori parleranno anche della sua esperienza a Barbiana, un piccolo borgo di montagna dove fondò la scuola popolare sperimentando un’esperienza educativa che metteva al centro i bisogni e le esperienze degli studenti, offrendo un’educazione personalizzata incentrata sulla discussione e sulla partecipazione attiva degli allievi. Per la prima volta nella storia verrà presentato il repertorio d’immagini che Don Milani aveva predisposto e usato con i suoi allievi.
Egli stesso preparò una cassetta degli attrezzi composta di diapositive con svariate immagini, luoghi d’arte e di opere per far sì che i suoi allievi potessero apprendere l’arte e la bellezza. Tutto questo materiale è stato raccolto nei ‘Dossier di storia dell’educazione’ dell’archivio storico Indire. La figura di don Milani è indissolubilmente legata al su ruolo di educatore e al suo impegno sociale, ma amava profondamente anche l’arte, in particolare la pittura che fu la sua prima vocazione.
Il prossimo appuntamento del ciclo di incontri trimestrali annunciato dal professor Malandrino sarà con Carmen Betti ordinaria di Storia della pedagogia. Tra i molti temi che ha trattatato si è occupata in particolare di associazionismo giovanile durante il fascismo, di insegnamento religioso, di scuola e formazione degli insegnanti, di editoria scolastica, di metodologia della ricerca storiografica.