Domani, alle 10.30, al Museo degli Agostiniani di Fivizzano, studenti e popolazione incontreranno Marco De Paolis, ’cittadino benemerito’ di Fivizzano. Un’occasione preziosa per conoscere colui che ha indagato su una delle pagine più buie e dolorose della storia della nostra Repubblica dopo la scoperta, nel 1994, a Palazzo Cesi, sede della Magistratura militare a Roma, di circa 700 fascicoli relativi alle stragi di civili commesse dai nazisti in Italia. C’erano i nomi delle vittime e degli assassini. Tutto però era stato deliberatamente nascosto per oltre 50 anni. Era la scoperta dell’"Armadio della vergogna". Ma per giungere alla verità si dovrà attendere gli inizi degli anni Duemila quando un giovane magistrato, Marco De Paolis appunto, assegnato alla Procura militare di La Spezia, decide di fare luce su quei fascicoli insabbiati. De Paolis ha istituito più di 500 procedimenti penali per crimini di guerra che hanno complessivamente causato la morte di 6.891 persone, ottenendo il rinvio a giudizio per 79 nazisti, fatto celebrare 17 processi contro i responsabili di 2.601 omicidi che hanno portato in 1° grado a 57 condanne all’ergastolo.
CronacaIncontro con De Paolis, l’uomo che ha processato i nazisti