Nella mattinata di giovedì prossimo, 23 gennaio, alle 10.30 al Museo degli Agostiniani studenti e cittadini incontreranno il dottor Marco De Paolis (nella foto), cittadino benemerito del Comune di Fivizzano. Un’occasione preziosa per conoscere un coraggioso servitore dello Stato che non ha avuto timore di scrivere la parola ’Giustizia’ su una delle pagine più buie e dolorose della storia della nostra Repubblica.
Nel 1994, il giudice Antonino Intelisano nel cercare la documentazione necessaria alla richiesta d’estradizione del capitano SS Erich Priebke, responsabile della strage delle Fosse Ardeatine fuggito sotto falso nome in Argentina, rinvenne a Palazzo Cesi, sede della Magistratura Militare a Roma, circa 700 fascicoli relativi alle stragi di civili commesse dai nazisti in Italia. Vi erano annotati i nomi delle vittime e quelli degli assassini ed i luoghi dove quei crimini erano avvenuti. Tutto era stato deliberatamente nascosto per oltre 50 anni.
Era la scoperta del famoso ’Armadio della Vergogna’. Per giungere alla verità si dovrà attendere gli inizi degli anni Duemila: quando un giovane magistrato, il Pm Marco De Paolis assegnato alla Procura Militare di La Spezia decide di far luce su quelle centinaia di fascicoli insabbiati. E’ da quel momento che inizia lo sforzo immane di De Paolis per dare giustizia a migliaia di vittime dimenticate ed alle loro famiglie. Un’odissea durata dal 2002 al 2018, fatta di indagini, d’interrogatori condotti anche in Germania ed in Austria, sopralluoghi, testimonianze, centinaia di procedimenti giudiziari contro criminali di guerra nazisti e fascisti per eccidi di civili e militari italiani.
Tutto questo: "perché il dolore – come disse De Paolis – non va in prescrizione" e per il fatto che il legittimo desiderio di verità dei parenti e dei sopravvissuti, per troppo tempo era stato nascosto e dimenticato. Il magistrato ha istituito più di 500 procedimenti penali per crimini di guerra che hanno complessivamente causato la morte di 6.891 persone, ottenendo il rinvio a giudizio per 79 nazisti, fatto celebrare 17 processi contro i responsabili di 2.601 omicidi che hanno portato in 1° grado a 57 condanne all’ergastolo.
Roberto Oligeri