Incontro con “L’amore sognato”. L’artista Marco Cornini si racconta

Chiude oggi la mostra a Palazzo Binelli. Sarà proiettato il cortometraggio di Jon Capozzolo sullo scultore

Incontro con “L’amore sognato”. L’artista Marco Cornini si racconta

Lo scultore milanese Marco Cornini protagonista dell’incontro che chiude oggi la mostra delle sue opere a Palazzo Binelli, in via Verdi 7 a Carrara

L’incontro con l’artista Marco Cornini chiude oggi, alle 18, la mostra delle sue opere esposte nelle sale di Palazzo Binelli, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara in via Verdi 7. Presenti all’incontro anche i due curatori Daniele Lucchesi e Simona Zava e in programma la proiezione in anteprima il cortometraggio di Giuseppe Jon Capozzolo dal titolo “L’amore sognato. Opere scultoree di Marco Cornini”. Musica e voce narrante dello stesso Capozzolo. La mostra di Cornini dal giorno della sua apertura il 18 maggio, ha riscosso un notevole successo di pubblico e critica ed è stata visitata da ospiti illustri. Tra questi da Angelo Crespi, direttore del Museo di Brera, e Umberto Cabini presidente dell’ADI (Associazione per il disegno industriale).

Il percorso espositivo presenta trentatré opere in terracotta policrome e in bronzo di grandi, medie e piccole dimensioni, che trovano spazio nell’importante sede di Palazzo Binelli, da sempre attento alle arti e alla cultura. L’ampia mostra antologica offre al pubblico uno spaccato significativo della poetica e del linguaggio di Marco Cornini e della sua costante ricerca del sottile e intimo legame con la materia. Da trent’anni le sue mani modellano quasi esclusivamente figure femminili. Giovani donne snelle, i capelli lunghi, tutte piuttosto simili tra loro, sempre molto poco vestite, sedute o semisdraiate, isolate nello spazio, in posizione di attesa.

Un lavoro in cui si affermano valori universali di un racconto scultoreo che sa ben miscelare attualità ad antiche e nobili lezioni. “Un’artista che ha scelto una dimensione poetica che aggancia l’onda lunga del romanticismo - con i suoi turbamenti - che vengono reificati in forma plastica, grazie alla perizia tecnica e alla visione “letteraria” dell’autore”, scrive di lui il curatore Daniele Lucchesi. Il tema centrale della sua opera è l’universo femminile e, come sostiene la curatrice Simona Zava: “Le sculture e i colori di Cornini sono ispirati dall’amore, sono il riflesso dell’io interiore del loro autore e racchiudono il suo messaggio, i suoi pensieri fantastici e il suo mondo. Sicuramente sono le dee moderne dell’artista, nelle quali egli ripone una fede nell’eterno femminino”.

La mostra di Marco Cornini “L’amore sognato” è stata promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara e realizzata in collaborazione con l’Associazione Quattro Coronati, la Galleria d’Arte Liquid Art System e con il patrocino della Provincia di Massa Carrara, del Comune di Carrara e di ADI Design Museum di Milano.