REDAZIONE MASSA CARRARA

Industrie, cambio di passo: "Servono nuove relazioni con istituzioni e sindacati"

Confindustria punta alla prevenzione, sicurezza e sostenibilità ambientale. L’impegno per superare le polemiche e per un’immagine reale degli investimenti.

Industrie, cambio di passo: "Servono nuove relazioni con istituzioni e sindacati"

Un nuovo rapporto con i sindacati e nuove relazioni istituzionali è l’impegno di Confindusrtia per superare la crisi. In seguito alle reazioni sulle dichiarazioni choc a Report e al dibattito sulle attività estrattive Confindustria toscana centro e costa ha deciso di far sapere come intende reagire "alle aspre polemiche di natura giuridica, economica, amministrativa, sindacale e ambientale, la cui complessità richiede analisi attente e adeguati approfondimenti. La chiamata in causa di Confindustria – si legge nel documento –, ci impone, tuttavia, di prendere nettamente le distanze da affermazioni, interviste e comunicati, che non sono riconducibili a Confindustria né nella sostanza né nelle modalità.

Per questi motivi, l’associazione ha intrapreso iniziative per un confronto adeguato nelle diverse sedi istituzionali e, in tali occasioni, non mancherà di rappresentare la propria posizione, confermando il proprio operato per la prevenzione e per la sicurezza dei lavoratori, unitamente alle attività di certificazione attestanti la sostenibilità ambientale, economica e sociale, con particolare attenzione alla salvaguardia del capitale umano che è l’asset più importante per qualsiasi azienda.

Gli imprenditori operanti nel comparto lapideo – procede la nota di Confindustria – si sono riuniti in assemblea per dare corso sollecitamente ad un’azione che restituisca una immagine reale dell’impegno e degli investimenti impiegati, indispensabili a garantire la continuità produttiva di tutte le aziende operanti nelle attività estrattive.

Per dare concreta attuazione a questi obiettivi, è stato costituito un gruppo di coordinamento che gestisca, con carattere di continuità, tutte le problematiche emerse. L’auspicio è che le numerose criticità, non solo del comparto lapideo, che hanno determinato la classificazione del territorio come area di crisi industriale, possano essere concretamente avviate a soluzione. Per questo è stato convenuto che occorre concretezza per un lavoro collegiale di tutte le componenti e che la modalità più efficace, anche per superare le polemiche che si sono create, – conclude il documento sia senza dubbio quella di compiere atti concreti finalizzati al corretto svolgimento delle relazioni istituzionali, unitamente alla ripresa del confronto con le organizzazioni sindacali".