L’inflazione non rallenta a novembre nella provincia (+12,3%) ma continua a crescere attestandosi su livelli addirittura superiori a quelli regionali (+12%) e nazionali (11,8%). Il livello medio dell’inflazione nella provincia apuana è in controtedenza rispetto al resto della regione dove si iniziano a intravedere i primi segnali di raffreddamento anche se non in maniera omogenea. L’inflazione generale è aumentata, se prendiamo come riferimento il mese di ottobre, del 3,3%. Più caro anche fare la spesa con il livello medio dei prezzi dei prodotti alimentari tra i più alti della regione (+ 15,7%) costringendo le famiglie apuane a spendere 882 euro in più all’anno, poco più di 73 euro al mese. A dirlo è Coldiretti Massa Carrara sulla base dei dati Istat sull’inflazione a novembre. "L’inflazione generale e alimentare continua a crescere – spiega Francesca Ferrari, Presidente Coldiretti Massa Carrara – Ciò che è certo è un incremento, per ogni famiglia di 882 euro all’anno per acquistare pane, latte, verdure, carne e formaggi. Incrementi che hanno condizionato anche le festività differenziando notevolmente la capacità di spesa per mettere in tavola pranzi e cene e che hanno aggravato la situazione economica di molti nuclei in povertà relativa".
L’unico dato incoraggiante arriva sul fronte dell’inflazione dei beni energetici (energia elettrica, gas e altri combustibili) che fanno segnare una riduzione del 6,5% fermando il livello a 140,4%, che resta il secondo più alto in Toscana dopo Grosseto. L’inflazione ha costretto molti apuani, 8 su 10 (81%), a prendere l’abitudine di fare una lista ponderata degli acquisti da effettuare per mettere sotto controllo le spese d’impulso, evitando di farsi guidare troppo dalla molteplicità di stimoli attivati nei punti vendita. Cambiano anche i luoghi della spesa con il 72% dei toscani che si reca e fa acquisti nei discount, mentre l’83% punta su prodotti in offerta, in promozione secondo l’analisi ColdirettiCensis. Per difendersi i consumatori vanno a caccia dei prezzi più bassi anche facendo lo slalom nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount alla ricerca di promozioni. Accanto al tradizionale 3×2 e ai punti a premio – precisa Coldiretti Massa Carrara – si sono moltiplicate e differenziate le proposte delle catene per renderle meno confrontabili tra loro e più appetibili: dalle vendite sottocosto che devono seguire regole ai buoni spesa.