Inquinamento da marmettola. Gli ambientalisti esultano:: "Adesso il Ministero ci dà ragione"

Briccolani e Cavazzuti espongono alla comunità i risultati della loro battaglia iniziata un anno fa. Le indagini approfondite di ’Apuane libere’ e ’Tam Cai’ si erano focalizzate sulle foci Cartaro e Carrione.

Inquinamento da marmettola. Gli ambientalisti esultano:: "Adesso il Ministero ci dà ragione"

Inquinamento da marmettola. Gli ambientalisti esultano:: "Adesso il Ministero ci dà ragione"

Gli ambientalisti Gianluca Bricolani di ‘Apuane libere’ e Nicola Cavazzuti di Tam sono soddisfatti per aver incassato il consenso del ministero dell’Ambiente. I due hanno inviato al ministero una serie di esposti sull’inquinamento da marmettola dei corsi d’acqua, foci del Cartaro e Carrione, incassandone l’approvazione. E ora rispondono a chi li accusa di allarmismo. "Vogliamo sottolineare che i nostri esposti sono stati considerati fondati da parte del ministero, che ha verificato come i siano veri i fatti da noi denunciati – scrivono Bricolani e Cavazzuti –. Quando qualcuno ci critica o mette in discussione quello che denunciamo dovrebbe riflettere, e magari pensare che il nostro operato non è frutto di fantasie, ma il risultato di un lavoro quotidiano e costante di osservazione e monitoraggio. L’escavazione crea inquinamento con effetti a lungo periodo che pagheranno le future generazioni"

"La violazione di norme e prescrizioni che sono alla base della dispersione di marmettola nelle risorse idriche, causa l’inquinamento. L’attuale struttura giuridica necessita di un nesso preciso tra il soggetto che inquina e il fatto inquinamento, ma purtroppo la complessità geologica delle Apuane non permette di stabilire direttamente questo legame. Resta però il fatto che le attività di cava, in quanto tali, Inquinano". Per questo i due ambientalisti tirano in causa tutti gli enti locali. "Qualcosa c’è stato ma non è sufficiente e occorre fare di più – proseguono Bricolani e Cavazzuti –, come si legge nella relazione ministeriale che recita ‘Regione, Provinvia, Comuni, sia nella fase di controllo sia nella fase di pianificazione, ma soprattutto nella fase di prevenzione, hanno la possibilità di migliorare notevolmente la situazione attuale’. Purtroppo questo non accade e il Ministro si rende particolarmente disponibile a trovare quei metodi di tracciamento e controllo, che possano individuare gli inquinanti. Quello che le associazioni ambientaliste, spesso giudicate estremiste, dicono da anni. E ora risulterà più difficile osteggiare le nostre posizioni visto che il Ministro lo scrive nero su bianco". Ma la battaglia a salvaguardia dell’ambiente è ancora lunga. "Noi continueremo a denunciare le situazioni di inquinamento – concludono i due ambientalisti –, anche se veniamo costantemente minacciati con azioni intimidatorie. Se siamo in tanti anche il silenzio perderà e potremmo aprire uno spiraglio verso la speranza di salvare le nostre Apuane".