ALESSANDRA POGGI
Cronaca

Inquinamento e malattie. Studio pilota con 54 medici. Pnrr, stanziati 400mila euro

Al via un progetto ministeriale per la prevenzione tumorale nei siti contaminati. A occuparsene sarà l’Asl, i medici di medicina generale indicheranno i pazienti. da sottoporre a screening attraverso uno specifico protocollo informatico.

Il progetto si focalizza sui Sin di Orbetello e Massa Carrara, realtà altamente inquinate

Il progetto si focalizza sui Sin di Orbetello e Massa Carrara, realtà altamente inquinate

La salute della comunità al centro dell’attenzione. Al via un progetto pilota per prevenire e diagnosticare tumori e malattie nei siti contaminati. Si tratta di un progetto ministeriale che ha individuato nei Sin di Orbetello e Massa Carrara due realtà altamente inquinate, con una percentuale elevata di decessi per tumore e malattie legate al sistema circolatorio, all’apparato digerente e all’apparato respiratorio.

A occuparsi del progetto ministeriale per conto della Regione Toscana sarà l’azienda Usl. Un totale di 400mila euro di fondi Pnrr euro da destinare alla prevenzione tumorale e alle patologie che caratterizzano il sito Sin di Massa Carrara. Per realizzare questo programma intitolato ‘Messa a punto e valutazione di efficacia di interventi di prevenzione primaria e secondaria per ridurre l’impatto sanitario delle patologie attribuibili all’ambiente e le diseguaglianze sociali nel Sin di Massa Carrara’, saranno coinvolti cinquantaquattro medici. Nello specifico il progetto prevede di realizzare un accesso dei pazienti agli screening, da quello per la diagnosi precoce del polmone a quello della diagnosi anticipata per rivelare la presenza del Parkinson. Ma anche di predisporre e aumentare i percorsi diagnostico terapeutici assistenziali finalizzati alla presa in carico attiva di pazienti a rischio per patologie croniche tipiche.

Secondo lo studio, tra le cause delle malattie con evidente correlazione con le esposizioni ambientali in siti inquinati come Orbetello e Massa Carrara, è stato riscontrato un eccesso di mortalità per tumore del colon retto, del fegato e dei dotti biliari, per il mesotelioma della pleura, le leucemie e le malattie polmonari croniche. Nei maschi è stato riscontrato un eccesso di mortalità per tumore dello stomaco, della vescica e di asbestosi. Così come è stato riscontrato un eccesso di ricoveri per malattie dell’apparato respiratorio, tumori del fegato e dei dotti biliari, tumori della pleura, della mammella, testicoli, leucemie e asbestosi. La ripartizione dei 400mila euro delle risorse sarà distribuita sulla popolazione totale degli assistiti in carico ai singoli medici di medicina generale, che individueranno i pazienti da sottoporre a screening attraverso uno specifico protocollo informatico e in base ai criteri stabiliti dall’accordo. Come si legge nel documento che illustra questo progetto pilota, "il primo step si dovrà concludere entro il 30 aprile 2025 attraverso il monitoraggio e la valutazione dei risultati parziali, con una media di almeno il 25% dei pazienti eligibili".

Il secondo step invece si dovrà concludere entro il 31 dicembre 2026, e si propone quale obiettivo dichiarato di stabilire "la verifica conclusiva, gli esiti e la valutazione dei risultati finali con l’applicazione di protocolli sul cinquanta per cento di pazienti", che potranno iniziare dei percorsi di Pdt a lungo nei soggetti ad alto rischio. La Pdt è una terapia fotodinamica, un trattamento dermatologico innovativo, che viene utilizzato sia in campo oncologico che in quello extra oncologico, che permette di intervenire su varie patologie della pelle.

Alessandra Poggi