DANIELE ROSI
Cronaca

Insieme cinquant’anni fra pistole, armi e fucili

Bruna Baldi ed Enrico Cordiviola festeggiano nello storico negozio "Abbiamo servito tre generazioni di appassionati, cacciatori e collezionisti"

di Daniele Rosi

Cinquant’anni insieme e quaranta fianco a fianco nell’armeria. La storia di Enrico Cordiviola e Bruna Baldi ruota attorno al loro negozio di Via Lunense a Marina. Small Arms è il nome della storica armeria, un punto di ritrovo per cacciatori e appassionati d’armi; un luogo che negli anni è diventato una seconda casa per la coppia, sempre pronta ad accogliere col sorriso vecchi e nuovi clienti e semplici curiosi. "Abbiamo aperto il negozio quasi quarant’anni fa, nel lontano 1982 - racconta Bruna Baldi - perché mio marito ha da sempre la passione per le armi. Io decisi di seguirlo in questa impresa non sapendo se l’armeria avrebbe funzionato. Fu una scommessa, a distanza di anni posso dire che le cose sono andate bene. Tra le armerie noi siamo quelli aperti da più tempo; a distanza di decenni continuiamo ad avere una clientela fedele che ama venire da noi". Una clientela che comprende tutte le fasce d’eta, come spiega Enrico Cordiviola: "Siamo arrivati alla terza generazione di clienti. Capita che i più anziani abbiano trasmesso la passione ai figli o addirittura ai nipoti. Fa piacere vedere che alcuni giovani si interessino a questo mondo; il settore della caccia e delle armi comprende molti appassionati". Un’attività che attira non solo cacciatori ma anche collezionisti: "Una buona parte delle armi che vendo, in realtà non spareranno mai un colpo – sottolinea Cordiviola – perché tanti dei miei clienti sono dei collezionisti e comprano un’arma per poi tenerla in esposizione in salone. La clientela che frequenta un’armeria è molto varia e non tutti vogliono semplicemente tirare un colpo".

Che si tratti di collezionismo, caccia o tiro al poligono, l’acquisto di un’arma non è immediato: "E’ necessario un iter burocratico fatto di permessi e documenti - spiegano i titolari - dopo un’apposita domanda. Una volta ottenuta la documentazione è necessario sostenere una prova di tiro al poligono; solo in un secondo momento si entra in possesso dell’arma scelta. Per alcune armi minori la procedura è più snella - ammette Cordiviola - ma anche in quel caso serve lo stesso una documentazione". Nonostante il covid, l’armeria pare aver retto bene l’urto: "Abbiamo avuto un calo della clientela nei mesi scorsi a causa delle limitazioni di spostamento dei cacciatori - ammette Bruna Baldi - ma noi abbiamo resistito e tutto sommato siamo riusciti ad andare avanti abbastanza bene. Abbiamo fatto delle spese di adeguamento del negozio per mettere in sicurezza. Chi vuole venire da noi è il benvenuto. Fino a che abbiamo la forza, saremo qui a offrire il nostro servizio".