
Due nuove sculture donate a Sant’Andrea dall’artista salernitano
Lo scultore Francesco Siani ha donato altre due opere al Duomo. Due sculture ricche di significato che vanno ad arricchire la collezione di opere contemporanee di Sant’Andrea. Si tratta di una deposizione di Cristo in cartonato dipinto e di ‘Insieme si può’, installazione che attraverso la metafora del pane vuole mettere in luce il problema della fame nel mondo. Non a caso il pane è appoggiato sopra una cartina geografica. Siani lo scorso anno aveva donato al Duomo altre due opere dense di significato spirituale, un leggio ‘Parole in luce’ collocato all’interno di un confessionale e un pozzo.
"Da un piccolo seme e dopo un lungo laborioso processo nasce il pane, da sempre simbolo di comunità e di pace – spiega Siani –. Pane quotidiano e alimento necessario per la vita fisica, ma anche alimento indispensabile per la spiritualità, da quando Gesù lo spezzo e lo condivise nell’ultima cena. Questo doppio concetto ha portato alla creazione di questa opera per la fame nel mondo. Un grosso pane circolare con una ‘bocca da sfamare’ incisa sulla parte superiore, adagiata all’interno di una teca sopra una carta geografica e chiusa da un vetro a protezione di questo bene prezioso". Anche queste opere vogliono ispirare quell’unione con l’umanità che secondo Siani "è ormai sgretolata".
"Le ultime due produzioni sono legate alle precedenti dal filo rosso comune del legame che esiste tra umanità e spiritualità – prosegue l’artista –, il nostro legame con una comunità ormai lacerata, che in queste opere cerco di ricucire. Oggi ognuno di noi è individuale anche nel cammino, ma uniti e insieme si cresce, proprio come avviene con l’arte. La deposizione di Cristo richiama questo periodo di Pasqua, mentre l’opera del pane è custodita in una teca e appoggiata sopra una cartina geografica dove sono segnati i continenti che richiamano la fame nel mondo – conclude Siani –, una fame che è dappertutto".