
Incontro dei ragazzi di medie e superiori pontremolesi con il “pioniere” della IA Massimiliano Nicolini "Le professioni e i mestieri non verranno cancellati, ma acquisiscono uno strumento in più".
Un pioniere dell’intelligenza artificiale è salito in cattedra ieri al Palazzetto dello sport di Pontremoli, per informare gli studenti di medie e superiori sulle nuove tecnologie. “Cambiamo il mondo un bit alla volta” era il tema della conferenza di Massimiliano Nicolini, esperto in sistemi complessi di intelligenza artificiale organizzata dall’amministrazione comunale di Pontremoli e dal Lions Club Distretto 108 Toscana. Insieme al suo team, Nicolini si occupa di bioinformatica e algoritmi non deterministici. La sua azienda Olitec ha fatto parte della storia dell’Olivetti dove sono nati il primo computer, l’algoritmo delle videochiamate, il linguaggio di programmazione alla base delle applicazioni del metaverso, il primo telefono cellulare, il primo microprocessore con Federico Faggin e i touch screen. L’obiettivo di Nicolini è trasferire competenze a docenti e studenti, anche per riconoscere quando la tecnologia è buona o cattiva e crea contenuti che, condivisi in una comunità, potrebbero diventare pericolosi.
Un appuntamento dagli Istituti Da Vinci, Pacinotti Belmesseri, Liceo Vescovile e Ferrari che hanno mandato molte classi ad ascoltare l’impatto che può produrre l’AI nel futuro prossimo. All’incontro presenti il sindaco Jacopo Ferri e l’assessore all’Istruzione Annalisa Clerici, il vice governatore del Lions Club Distretto 108, Gilberto Tuccinardi, il past governatore Gianluca Rocchi, il presidente del Lions Club Lunigiana Stefano Lorenzelli. Nicolini è stato introdotto da Daniele Rossi. "Per far capire le prospettive scientifiche bisogna trasformare concetti complessi in cose che i ragazzi possano comprendere – dice Nicolini –. Tanti relatori usano paroloni astrusi, ma esiste oggi una metodologia, che è il disciplinare Bria (acronimo di bioinformatica, realtà immersiva e intelligenza artificiale) che il Ministero sta cominciando a integrare con sperimentazioni per insegnare dalla prima elementare alla quinta superiore queste informazioni come strumento non come materia. Ora possiamo avere ragazzini delle elementari e delle medie che apprendono la storia con Giulio Cesare così come è stato delineato dal professore e non da altri. La continuità educativa è fondamentale da questo punto di vista e anche la curva di apprendimento ha un rapporto maggiore dell’uno a uno".
"L’obiettivo di alcune grandi compagnie è abbattere la libertà cognitiva di ogni individuo – ha spiegato –. Fino a quando viene delegato il pensiero a ChatGpt si è convinti che sia in grado di pensare, in realtà è come se io dopo aver guidato ringrazio l’auto per avermi accompagnato senza considerare quanto è importante l’autista. L’auto da sola non viaggia" Dunque per Nicolini "le professioni non vengono cancellate, ma acquisiscono uno strumento in più: il medico è aiutato a riconoscere marker oncologici più velocemente o un camionista guida con maggiore facilità. Non scompariranno mestieri e professioni. Ce lo vuol far credere chi ha un’idea di governo della libertà cognitiva delle persone che va contro l’autonomia di pensiero". I ragazzi si sono divertiti molto a utilizzare i visori diventando un po’ avatar ed esplorando mondi virtuali.
Natalino Benacci