REDAZIONE MASSA CARRARA

Intreccio tra violenza di genere e malattia mentale

Una conferenza della psicologa Maila Coltelli sul tema "La violenza di genere si intreccia con la malattia mentale" al Museo Gigi Guadagnucci di Villa La Rinchiostra. Intervallata da musica e letture, l'attività didattica scaturita dal progetto esplora le vicende dell'internamento femminile presso l'Ospedale psichiatrico di Maggiano. Ingresso libero.

Intreccio tra violenza di genere e malattia mentale

E’ in programma oggi, alle 17, al Museo Gigi Guadagnucci di Villa La Rinchiostra, uan conferenza della psicologa Maila Coltelli sul tema : "La violenza di genere si intreccia con la malattia mentale". Le riflessioni saranno intervallate dalla musica dell’arpista Veronica Pucci mentre le letture sono affidate a Nicole Alari. L’appuntamento rientra nell’ambito della mostra "Donne internate a Maggiano. L’arrivo di Mario Tobino e le libere donne". Un percorso espositivo a cura di Alessandra Celi, Giulia Talini e Luciana Vietina in programma fino al 7 gennaio.

Il percorso mette in mostra i risultati di una ricerca dedicata alle vicende dell’internamento femminile presso l’Ospedale psichiatrico di Maggiano (Lucca, progetto promosso dall’associazione ’Scritture femminili, memorie di donne’, nato da un’idea di Alessandra Celi e Luciana Vietina e realizzato grazie al sostegno di Soroptmist International Club Apuania e della Fondazione Tobino. L’attività didattica scaturita dal progetto che ha visto la partecipazione di due classi del Liceo Chini di Lido di Camaiore nella scoperta di documenti coinvolgenti come quelli contenuti in un archivio di ospedale psichiatrico si è realizzata grazie a un bando della Regione. Partendo da parole chiave come pandemia, fragilità e pregiudizio, gli studenti hanno potuto individuare analogie fra la loro realtà-mondo e quello delle donne internate. A questo si è affiancata la lettura del volume di Mario Tobino, ’Le libere donne di Magliano’, a 70 anni dalla pubblicazione, e la scelta di brani che poi sono stati interpretati e costituiscono i podcast del percorso espositivo.

Il progetto, che ha previsto un’accurata indagine nelle cartelle cliniche e in altri fondi conservati negli Archivi di Stato di Lucca e Massa e nell’Archivio storico della Provincia di Lucca, si è focalizzato sulle modalità dell’internamento femminile rispetto a quello maschile. Alla ricerca in archivio, condotta da Celi e Vientina, ha partecipato anche Rita Bonini, presidente di Soroptmist Apuania e medico cardiologa. Alla realizzazione dei pannelli che animano la mostra hanno dato un importante contributo gli studenti del Liceo artistico Palma di Massa che hanno creato i ’ritratti immaginari’ delle donne i cui volti non sono presenti nelle cartelle cliniche. Sono esposti tutti i ritratti originali, una ventina di opere a carboncino, pastello, acquerello, dedicati alle sei storie di donne internate, realizzati dalla classe 5ªA durante un laboratorio di disegno e pittura condotto dal professor Alessandro Coltri (Accademia di Belle arti) assieme alle docenti Claudia Leporatti, Patrizia Mannini e Lucia Matteucci. Nella fase preparatoria, dopo la lettura del testo di Tobino e delle fonti archivistiche, hanno lavorato in maniera cooperativa dibattendo sulla contemporaneità di alcune delle storie lette con il supporto e la guida della docente di Lettere, Cristiana Cardini. Il percorso espositivo è arricchito dell’apporto del Fondo dell’artista Fidia Palla, conservato dalla nipote Giulia Talini, e da un breve e intenso video di Alessandro Colle e Damiano Mariotti. L’ingresso è libero.