REDAZIONE MASSA CARRARA

Ispirazione nei versi della Divina Commedia Il Sommo poeta nei brani dei cantautori italiani

Da Ligabue a Gabbani, da Jovanotti a Venditti i testi riprendono le parole dell’opera

Lo sapete che la ”Divina Commedia” è stata motivo di ispirazione per alcuni cantautori italiani? L’incipit della Commedia è utilizzato da Ligabue in “Siamo chi siamo”: ”Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai a non aver capito”. “Lasciate ogni speranza voi che entrate” è invece la citazione che Gabbani utilizza nel brano “Tra le granite e le granate”. Jovanotti in Serenata Rap e Venditti in “Ci vorrebbe un amico” presentano un famosissimo verso del V canto dell’Inferno “Amor, ch’a nullo amato amar perdona porco cane, lo scriverò sui muri e sulle metropolitane”; “E se amor che a nulla ho amato, Amore, amore mio perdona”. Dante in stile rock e rap lo troviamo invece nel brano di Caparezza “Argenti vive” che si apre con alcuni versi del canto VIII dell’Inferno. In stile “carmina Burana” è il brano “Nostos” di Vinicio Capossela che riporta le immortali parole di Ulisse del canto XXVI dell’Inferno: “Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguire virtute e canoscenza”. Lo stesso verso è utilizzato anche da Franco Battiato nel brano “Testamento”. Molti versi del canto XI del Paradiso sono invece nel brano di Angelo Branduardi intitolato Divina Commedia – Paradiso, Canto XI. Questa canzone mette in musica i versi da 43 a 117 che narrano la vicenda di San Francesco. L’autore ha fatto in questo caso la scelta coraggiosa di mantenere il linguaggio dantesco senza alterazioni.