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La vetrina distrutta del supermecato Florio ad Avenza in via Sforza
La banda del tombino è tornata in azione, ma stavolta le è andata male. I malviventi sono tornati a spaccare le vetrine dei negozi con i chiusini. La scorsa notte i ladri hanno spaccato la vetrina del market cinese di via Sforza non riuscendo però ad entrare perché i titolati mettono a protezione dell’ingresso un pannello di plexiglass e uno scaffale. E così i ladri hanno pensato di spaccare con il tombino la vetrata d’ingresso del supermercato da Florio, ma anche stavolta non sono stati fortunati: il sistema di allarme è collegato con la polizia privata La Lince, che in un battibaleno ha inviato una pattuglia facendo fuggire i malviventi. A sua volta la vigilanza privata ha chiamato i carabinieri, anche loro giunti sul posto in tempi rapidi. Tuttavia i malviventi se l’erano data a gambe. Secondo chi abita in via Sforza i malviventi erano due, indossavano un cappuccio bianco e si sono dati alla fuga infilandosi in via Turati. L’ennesima spaccata che mette a segno la banda del tombino tra via Sforza e via Toniolo: nelle scorse settimane avevano rubato alla barberia etnica e all’Apuan bar. E se tutti si chiedono chi siano i membri della banda, i residenti di via Sforza e via Toniolo non hanno dubbi: si tratta di un gruppo di persone, italiani e stranieri, che abitano nelle vicinanze di questa zona. I residenti giurano che siano loro, non solo perché qualcuno avrebbe riconosciuto le movenze e la forma fisica di qualcuno di loro dalle telecamere di vigilanza di uno dei locali visitati dalla banda, ma soprattutto perché il periodo in cui non ci sono state spaccate coinciderebbe perfettamente con il lasso di tempo che ha visto un paio di persone della zona mancare per una trasferta fuori città. Altri due episodi che riportano a galla la questione sicurezza e la richiesta di numerosi cittadini di installare telecamere nei palazzi. In particolare il comitato Avenza Resiste torna a chiedere alla sindaca Serena Arrighi e al prefetto Guido Aprea di firmare una deroga, cosicché i vari negozi e condomini possano installare a proprie spese delle telecamere che guardano la strada. Una battaglia, quella per le telecamere private, che va avanti da anni.
Alessandra Poggi