
Realizzato dal paracadutista Filippini il tricolore più grande del mondo sarà collaudato ad aprile. Ha una superficie di 3300 metri quadrati.
Un enorme tricolore da guinness world record. Di grande impatto scenico il battesimo della nuova bandiera italiana più grande al mondo, piegata ieri all’interno del padiglione E di Carrarafiere e che, nei giorni scorsi, aveva suscitato l’interesse di vari media nazionali a causa della particolarità dell’evento.
Giusto per dare un’idea, il tricolore italiano, con i suoi 3.300 metri quadrati, equivale a poco più della metà della superficie di un campo da calcio, raddoppiando la precedente misura della bandiera più grande di ‘appena’ 1.600 metri quadrati. Questi 3.300 metri quadrati rendono la bandiera il più grande tricolore italiano al mondo, mentre se si guarda alle bandiere in generale, ne sono state realizzate in passato solo due più estese: una in Germania e un’altra negli Emirati Arabi Uniti. L’iniziativa, pensata come tributo all’Italia attraverso la bandiera nazionale, aveva il sostegno dell’amministrazione comunale di Carrara e di Imm-Carrarafiere, oltre a Coni, Aeroclub d’Italia e Associazione nazionale paracadutisti d’Italia, e anticipa di qualche settimana il primo collaudo in cielo, in programma a Ferrara ad aprile.
Presenti al ripiegamento anche la sindaca Serena Arrighi e l’assessore Carlo Orlandi. A coordinare le operazioni è stato il tenente colonnello, due volte campione mondiale di paracadutismo, Paolo Filippini, che ha realizzato questa imponente bandiera lunga ben 73 metri, larga 45 metri e dal peso di circa 130 chili, in grado di coprire la superficie di 3.300 metri quadrati. "Non è stato semplice realizzare la bandiera - ha spiegato Filippini - così come serve prestare attenzione nell’individuare la stoffa giusta su cui lavorare. È stata una sfida che ha richiesto tempo, ma siamo soddisfatti".
Filippini è un ufficiale in pensione della Folgore e ha prestato servizio per molti anni nel centro sportivo di paracadutismo di Pisa, specializzato nei lanci di precisione. Da una decina d’anni ha iniziato a dedicarsi alle bandiere, lavorando per realizzarne modelli sempre più grandi e usarli così nei lanci. Per piegare la bandiera si è avvalso dell’aiuto di una decina di volontari della sezione di Massa-Carrara dell’Associazione nazionale paracadutisti d’Italia; associazione di cui lui fa parte.
Ad aiutare nelle procedure sicuramente le dimensioni generose del padiglione E, che hanno permesso la stesura completa della bandiera dei record. Il tricolore è stato poi sistemato all’interno di un apposito contenitore di 180 litri. Prevista nelle prossime settimane la fase di collaudo, con il tricolore che sarà fatto volare dallo stesso tenente colonnello Paolo Filippini nel secondo weekend di aprile nei cieli sopra l’aeroporto di Ferrara, dove si trova un’area adatta all’atterraggio e per quel tipo di manovre. In quella circostanza sarà usato un piccolo aereo cinque posti.