La biblioteca di paese. Libri per incontrarsi dentro la vecchia stalla nel borgo di Pradola

Quindici abitanti e ora una sala lettura-punto di aggregazione. L’iniziativa di Mariangela Cibrario, resturatrice ed ex libraia. Volumi a disposizione ma anche alberi artistici in diversi materiali.

La biblioteca di paese. Libri per incontrarsi dentro la vecchia stalla nel borgo di Pradola

La biblioteca di paese. Libri per incontrarsi dentro la vecchia stalla nel borgo di Pradola

C’è un paesino nel Comune di Mulazzo che si chiama Pradola di Castevoli. Conta 15 abitanti e da qualche giorno anche una biblioteca. L’ha aperta Mariangela Cibrario che vuole trasformare Pradola in un borgo dove nasce l’amicizia per il libro. E’ vero, ci sono pochi abitanti ma la biblioteca, che si chiama “Alberi e Libri”, è ben fornita e facendo un salto nel piccolo borgo si possono scoprire nuove pagine da ricordare, e fare nuove amicizie. "Un paese senza libri è come un corpo senz’anima" recitava un vecchio adagio. Così Pradola, grazie alla passione di Mariangela per la letteratura, ora vanta una biblioteca e aggiunge un mattone di civiltà al presidio di un territorio che ha la vocazione della pagina stampata.

Nella vecchia stalla in esposizione non ci sono solo libri ma anche alberi disegnati, stampati, ricamati, di ferro, di legno, di carta, perché Mariangela è restauratrice, libraia e artista. Poi brossure, libri a copertina rigida, cataloghi, saggi e romanzi: tutti pianeti capaci di alimentare la fantasia. Al battesimo della piccola biblioteca domenica c’è chi ha portato sedie, vino e abbracci. "C’erano la Marisa, decana del borgo alla cui gentilezza non saprei rinunciare, i ragazzini che hanno scelto i libri da leggere durante le vacanze – racconta Mariangela – E tanti gli amici venuti a condividere la gioia. Ci siamo scambiati doni: libri, fiori, frutti, cibo, propositi e progetti futuri".

Com’è arrivata a Pradola ? "E’ successo tre anni fa. Sono originaria di Acqui Terme, in provincia di Alessandria e per anni sono stata restauratrice di libri antichi. Poi sono passata alla fase due, ho iniziato a studiarli pubblicando anche cataloghi in Italia e all’estero. Dopo ho aperto ad Acqui una libreria che ho gestito per 25 anni, prima di cederla quando ho deciso che avevo lavorato abbastanza". Poi Mariangela ha viaggiato per un po’ ed è giunta per caso in Lunigiana, consigliata da un’amica che a quel tempo abitava a Pradola.

"Il posto mi è piaciuto e quando lei si è trasferita ho acquistato l’abitazione perché ho deciso che questo era un buon luogo per viverci". Dopo aver restaurato la casa, Mariangela ha messo mano anche all’ex stalla che ha trasformato in una sala biblioteca e di lettura. " Spero si trasformi in un piccolo spazio di incontro – prosegue –. So che il Comune di Mulazzo è famoso per le storie dei suoi librai ambulanti che andavano per i paesi a vendere almanacchi e romanzi, quindi spero che il mio piccolo progetto si possa inserire bene nella tradizione delle bancarelle". Al piacere della lettura Mariangela ha dedicato la sua vita. Solo così i libri vivono e rispondono alle domande di chi legge influenzando anche le biografie.

Alla restauratrice-libraia erano rimasti molti libri in magazzino dal precedente impegno lavorativo. Molti li aveva già donati a diverse istituzioni del territorio piemontese, ma con l’ultima giacenza ha deciso di aprire una biblioteca nel suo nuovo paese. Lei i libri non li impone, ma li regala, li offre e li presta. C’è stato un momento in cui forse ha cercato ispirazioni diverse, ma l’imprinting del libro alla fine è tornato a farsi sentite. Adesso la sua biblioteca funziona “on demand”, su prenotazione, e già diverse persone hanno visitato i suoi scaffali, non solo per chiedere volumi, ma anche per scambiare due chiacchiere sulla lettura e gli autori.

Una vetrina sulla sua iniziativa si aprirà alla festa del Libro di Montereggio dal 26 al 28 luglio. Tra le idee per l’estate anche incontri con letture animate assieme all’attrice sarzanese Angela Teodorowsky, un modo per riscoprire le sue grafiche e le illustrazioni oltre che la passione per i libri antichi. Ma questo è solo il punto di partenza perché la biblioteca non rimarrà fine a se stessa. In prospettiva “Alberi e libri” dovrebbe diventare un polo aggregativo e culturale, in grado di riunire interessi e momenti di incontro da vivere insieme per dare vita, colore, contenuti e riflessioni di grande interesse in una frazione che, come accade ogni anno, nella bella stagione torna a ripopolarsi.

Natalino Benacci