REDAZIONE MASSA CARRARA

La cecidomia si diffonde. E fa strage di olivi

Il piccolo insetto parassita scava tunnel nelle foglie che induriscono e cadono. Danni alle produzioni del nostro territorio

La cecidomia delle foglie dell’olivo è arrivata anche in Lunigiana. Dopo la mosca e il cinipide del castagno, questo piccolo insetto sta facendo grossi danni ai nostri oliveti. L’insetto, in particolare, scava dei piccoli tunnel e provoca la produzione di galle a ridosso delle foglie, le induriscono e le possono far seccare e cadere.

"Abbiamo bisogno di un intervento immediato e mirato per quanto riguarda i nostri oliveti – spiega il presidente dell’Unione di comuni montana Lunigiana e sindaco di Aulla Roberto Valettini – quest’infestazione si sta allargando a macchia d’olio, e tante sono le segnalazioni che il nostro ente ha ricevuto da parte degli agricoltori. E’ per questa ragione che ho interpellato l’assessore regionale all’Agricoltura Stefania Saccardi affinché intervenga prima possibile con i suoi tecnici per sanare questa situazione che sta incidendo molto sulla produzione dell’olio. Più il tempo passa e più aumentano i danni. E’ giunto il momento di intervenire in modo veloce e definitivo".

In alcune zone della Lunigiana, infatti, gli oliveti sono sotto attacco della cecidomia o dasineura oleae: un insetto distribuito in tutta l’area mediterranea che da sempre è considerato da tecnici e olivocoltori poco pericoloso per la salute degli ulivi. Ma, da qualche anno, sono state segnalate rilevanti infestazioni in alcune regioni italiane, come la Toscana, e la Lunigiana non è esente. La cecidomia ha come unico ospite l’olivo. In forma di larva penetra nelle foglie dove resta fino al completamento del suo sviluppo. Nei casi di infestazione grave la pianta può andare incontro a defoliazione e successive probabili conseguenze negative sulla produzione, senza tenere conto che i fori d’uscita dell’insetto adulto aprono le porte ad altre possibili infezioni, coma la rogna dell’olivo. Esistono però degli antagonisti naturali. I principali nemici della cecidomia appartengono all’ordine degli imenotteri, solo l’alto livello di parassitizzazione dato da questi può salvare gli olivi. Per questo l’Unione di comuni ha chiesto alla Regione Toscana di intervenire con il rilascio di antagonisti naturali della cecidomia, affinché il fenomeno possa essere efficacemente contrastato o, quanto meno, arginato.

Monica Leoncini