"Giustizia è fatta, abbiamo vinto la causa contro la Levante. Il licenziamento da noi ritenuto ingiusto è stato impugnato e con sentenza il giudice ha messo fine a questa ingiustizia dichiarando l’illegittimità del licenziamento e condannando la Coop Levante al pagamento di un indennizzo economico e a parte delle spese". A parlare è la segretaria Fp Cgil in merito al licenziamento del loro delegato sindacale. "Rivendichiamo questo risultato che rafforza la nostra battaglia per il ripristino di condizioni di lavoro migliori all’interno di tutte le strutture della Cooperativa Levante".
Il sindacato prosegue: "Fa piacere leggere nelle motivazioni della sentenza una ricostruzione dei fatti che sottolinea tutta una serie di condizioni di mancato rispetto degli istituti contrattuali da noi sempre denunciate. Dalle testimonianze rese in Tribunale da diversi dipendenti emerge chiaramente che non venivano pagate le ore di straordinario notturno sostenendo che il lavoro dell’educatore era una “missione”, operatori soli in turno con pazienti molto problematici, mancato rispetto del riposo giornaliero. Per questo nella sentenza si dice chiaramente che “la cooperativa Levante ha violato le previsioni del Ccnl, sottoscritto anche da FP-Cgil, sotto molteplici profili” .Ciò significa che avevamo ragione noi".
"Nonostante questo, ad oggi molte cose non sono cambiate e ci troviamo ad affrontare situazioni surreali. Alcuni mesi fa Levante ha disdettato il contratto nazionale e voleva applicare un contratto di lavoro specifico costruito da lei, un po’ come fece a suo tempo Fiat contro la Fiom, con l’appoggio di una sigla sindacale provinciale (non la nostra). Siamo riusciti, grazie all’intervento delle categorie sindacali nazionali, a bloccare temporaneamente la cosa. A quel punto Levante ha escluso dalle trattative con il nostro sindacato ed ha continuato a trattare con Cisl e Uil fino a giungere ad un accordo che a nostro avviso non rispetta le regole basilari della contrattazione e peggiora, di fatto, diritti previsti dal contratto nazionale. Lasciamo a voi ogni giudizio su quelli che dovrebbero essere i confini tra datori di lavoro e sindacati"
"Il datore di lavoro – proseguono – sicuramente difende i propri interessi, che dovrebbero essere diversi da quelli di chi difende i lavoratori e le lavoratrici. Abbiamo chiesto di cancellare quell’accordo e di riaprire una contrattazione seria per giungere ad un accordo migliorativo per i dipendenti, ma Levante si è opposta fermamente. Al momento stiamo preparando una segnalazione all’ispettorato del lavoro, affinché intervengano per prescrivere l’annullamento del contratto di secondo livello siglato da Cisl e Uil. Nonostantele difficoltà e il silenzio assordante della politica locale, la Cgil continuerà ad essere presente per garantire diritti a tutti".