
La cripta rivelata in duomo Nel mondo dei Malaspina
Alla scoperta della cripta del Duomo, il sepolcreto dei Malaspina, uno dei monumenti più iconici della città, ma anche uno dei più nascosti. Eppure i sarcofagi che ne fanno parte poco o nulla hanno da invidiare ad altri più famosi monumenti funebri, certo messi magari in una posizione più facile da osservare, come ad esempio il cenotafio di Ilaria del Carretto in San Martino a Lucca. Chi ancora non conoscesse questa gemma del panorama museale apuano può osservarla da vicino con le visite guidate dei volontari del Touring Club Italiano, visto che la cripta è entrata nei 50 e più monumenti italiani che fanno parte del percorso di “Aperti per voi sotto le stelle”, la manifestazione che attraversa 30 città e il Touring Club organizza fra domani, venerdì, e domenica. Gli orari per le visite sono domani alle 16,30 e alle 18; domenica stessi orari. L’evento è su prenotazione gratuita con donazione volontaria a sostegno dell’associazione non profit che ha circa 130 anni di vita e si occupa di un turismo sostenibile, cultura e ambiente, rappresentando con la sua rivista e i suoi libri un vanto nella valorizzazione del patrimonio nazionale e una guida certa a chi voglia scegliere anche destinazioni internazionali.
La cripta dell’attuale Duomo di Massa nasce come luogo di sepoltura dei Malaspina in quella che al tempo era la chiesa di San Francesco, visto che la Cattedrale fu fino al 1807 la Collegiata di San Pietro in piazza degli Aranci abbattuta per volere di Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella di Napoleone e signora della città. Il progetto della cripta fu dell’architetto Giovanni Bergamini e i lavori cominciarono nel 1675. Fino ad allora i Malaspina avevano le loro tombe nella navata di San Francesco, nella cripta ora rimane quella di Eleonora e le iscrizioni sepolcrali di altri membri della famiglia perché le tombe furono sacrificate a vantaggio dei vescovi apuani.
Il sarcofago di Eleonora - prima figlia di Alberico e prima moglie di Scipione Fieschi, che morì prematuramente nel 1516 – fu realizzato dallo scultore Pietro Aprili, personaggio cardine della storia dell’arte: era lo “scalpellino” che accompagnava sulle Apuane Michelangelo nella scelta dei marmi con i quali realizzava i suoi capolavori. Anche il sepolcro realizzato da Aprili è un piccolo capolavoro che meriterebbe vasta notorietà. Nella cripta erano sepolti anche la sorella di Eleonora e seconda moglie di Scipione, l’enigmatica Ricciarda, della quale rimane l’iscrizione funebre. Le altre sorelle Taddea e Caterina, poi fattasi suora con il nome di Lucrezia, sono sepolte altrove, la prima alla Chiesa del Carmine la seconda forse nello stesso luogo. "La nostra iniziativa – dice il console del Touring, Walter Sandri – permette di conoscere luoghi che spesso vengono dimenticati nei tour tradizionali. Massa merita di fare parte di questo programma perché ha in sé gioielli che rappresentano punti fermi nella storia e nella cultura del nostro Paese".
Riccardo Jannello