RICCARDO JANNELLO
Cronaca

"La cultura? In ritardo". Mussi: "Servono in fretta programma e risorse"

Il repubblicano dubbioso sulla candidatura rilanciata dal sindaco "Una scopiazzatura della nostra idea. Il Comune deve darsi finalmente da fare. Bisogna ridare dignità ai luoghi abbandonati e legare tutto con la natura".

"La cultura? In ritardo". Mussi: "Servono in fretta programma e risorse"

Il teatro di Massa intitolato al compositore Pietro Alessandro Guglielmi

Nel suo programma di candidato sindaco per il Partito Repubblicano, l’avvocato Guido Mussi aveva messo la cultura al centro con un progetto “fattibile e ben strutturato”, dice, proprio per la candidatura di Massa “Capitale della cultura” che ora il sindaco Persiani porta avanti per il 2028, lo stesso anno che Mussi aveva ipotizzato.

Avvocato, il sindaco l’ha ascoltata...

"Meno male, è una scopiazzatura dell’idea che avevamo avuto noi, legata principalmente al fatto che nel 2028 sarà il trecentesimo anniversario dalla nascita di Pietro Alessandro Guglielmi. Per il momento quella del Comune è una scatola vuota, non c’è un programma delle cose che vanno fatte e soprattutto bisogna sapere dove vuoi arrivare".

Che cosa soprattutto la preoccupa?

"Il fatto che fino a qui le giunte Persiani di iniziative culturali serie non hanno fatto nulla, non sanno neppure che cosa voglia dire".

Da cosa bisogna partire?

"Da programmi definiti e da investimenti. Per ora mi pare un involucro vuoto buttato là in modo estemporaneo".

Ma Massa ha le potenzialità per aspirare al titolo di “Capitale italiana della cultura”?

"Sì, e il nostro programma era ben definito, peccato che non ci abbia premiato. Qui abbiamo tutto quello che serve, non siamo secondi a nessuno".

Ma lei sarebbe disposto a collaborare con il Comune?

"Certo, la cosa principale è il bene di Massa, non le botteghe politiche. E quindi nell’interesse della mia città accetterei".

E allora cerchiamo di riempire questo contenitore che, dice, è per ora vuoto: che cosa ci mettiamo dentro?

"Innanzitutto un fatto storico: i 300 anni di Guglielmi da legare a un certo contesto storico e artistico. Ne avevo parlato anche col sindaco di Pesaro, Ricci, che ha fondato la candidatura accolta per il 2024 sulla figura di Rossini. Le sinergie in questo caso sono determinanti".

Quali sono le urgenze?

"Ridare dignità ai luoghi abbandonati: il Castello; il Palazzo Ducale che non viene utilizzato come dovrebbe; la villa della Rinchiostra e il Museo Guadagnucci lasciati allo sfascio. Collegando la loro rinascita a una realtà che funziona benissimo come il Museo Diocesano, una vera perla. E poi legare tutto alla natura che ha la stessa valenza di un’opera d’arte".

In questo da dove si dovrebbe partire?

"Dai borghi montani da valorizzare e a cui ridare dignità. Sarebbero una risorsa importante: un percorso dalla montagna alla marina con il Frigido al suo centro sarebbe l’ideale, ma ripeto non è una cosa da sola che ci può far primeggiare: sono le sinergie che dobbiamo creare fra i vari luoghi a risultare vincenti".

Quali realtà metterebbe in primo piano?

"Oltre a quelle già dette le ville dei Cybo Malaspina, il Duomo e poi Villa Massoni: lasciarla al degrado è un peccato mortale. Collegando il territorio si può davvero costruire un progetto completo e fruibile, come quello che avevamo proposto noi"”.

Con i finanziamenti come la mettiamo?

"Ce ne vogliono, vero, dalla montagna al mare, ma ci sarebbero anche grandi ritorni in senso economico e sociale in modo che a godere siano tutti i cittadini e non solo i più ricchi".

Mussi, qual è in fondo la sua idea di sviluppo culturale, turistico e dunque economico?

"Il nostro futuro non è quello delle navi da crociera che attraccano a Marina di Carrara. Noi dobbiamo capire che il turismo che paga è quello lento, slow, non quello caotico che ha già distrutto le nostre città d’arte. Massa in questo può dare lezioni a tutti. Anche se una cosa mi preoccupa".

Quale avvocato?

"Che sia già troppo tardi. Per questo il Comune, per ora sordo a ogni valore culturale, deve darsi finalmente da fare e cominciare a proporre manifestazioni che diano valore al nostro territorio".