La cultura per il rilancio. Chille de la balanza: da un ex manicomio il recupero sociale

A Spazio Alberica la compagnia che fa teatro per rigenerazione urbana. Un modello per il circolo che a San Giacomo e a Caina avvierà . un progetto di inclusione e creatività per l’intero quartiere .

La cultura per il rilancio. Chille de la balanza: da un ex manicomio il recupero sociale

La cultura per il rilancio. Chille de la balanza: da un ex manicomio il recupero sociale

Un finale col botto che racchiude tutti gli obiettivi sociali e culturali di Spazio Alberica. Gli ultimi tre giorni della rassegna sulle resistente ’Rare’ hanno visto il focus puntato sulla legge Basaglia e sui danni della incompleta applicazione. Prima con Carla Ferrari Aggradi, presidente Forum Nazionale Salute Mentale, che ha sottolineato l’importanza dell’accettazione sociale della malattia, poi con Franca Ongaro Basaglia che, oltre a ripercorrere quanto è stato fatto e non fatto in questi 50 anni, ha dato modo a giovani malati di evidenziare il proprio disagio basato sopratutto sulla mancata accettazione da parte di una società dove la malattia è ancora emarginazione. Oggi alle 18 al San Giacomo Chille de la balanza, il gruppo teatrale napoletano che ha fatto dell’uso sociale del teatro di strada la sua cifra stilistica e il suo impegno, racconterà la meravigliosa esperienza dell’ex manicomio di San Salvi. Invitati da Marina Babboni, che di Spazio Alberica cura la parte teatrale e degli spettacoli, gli attori di Chille de la balanza illustreranno l’esperienza di San Salvi, area recuperata da un manicomio e luogo di discriminazione, diventata luogo di inclusione e rilancio. Nel paese toscano quindi la storica compagnia partenopea ha aperto laboratori di teatro, gruppi di lavoro, visite guidate e aree per la cultura che hanno trasformato il luogo degli orrori, da cui Dino Campana, internato, scrisse l’ultima lettera a Sibilla Aleramo, in inclusione e crescita per tutti.

Nei progetti di Spazio Alberica c’è dare gambe all’esempio di San Salvi creando un laboratorio simile nella sede del San Giacomo affidata al circolo dall’Erp di Luca Panfietti proprio con l’input di recuperare il quartiere e dare il via a iniziative che coinvolgano i residenti. Lì a settembre partirà un progetto di rigenerazione urbana che attraverso la cultura, lo stare insieme e i laboratori per ragazzi e non solo, punta a rilanciare un quartiere dimenticato e degradato. Il progetto a settembre partirà da Caina coinvolgendo le famiglie delle case popolari. Così oggi Claudio Ascoli e gli attori di Chille de la balanza, che dal teatro di strada, fatto per coinvolgere proprio chi viveva la strada, sono passati al teatro di rigenerazione urbana, illustreranno questo luogo della gioia dove da uno spazio di miseria si è passati a un luogo della felicità e della creatività.

Chille è una storica Compagnia di teatro di ricerca nata a Napoli nel 1973. Risiede dal 1998 a San Salvi, ex città manicomio di Firenze. Il fondatore Claudio Ascoli, erede di una famiglia di attori e teatranti napoletani da 3 generazioni, crea un gruppo che parte da un recupero rigoroso delle tradizioni partenopee. Il nome Chille de la balanza è quello degli antichi venditori di frutta e ortaggi che- tra la fine del 600 e gli inizi del 700- andavano per le strade del centro antico, vendendo le le loro mercanzie e raccogliendo storie ed aneddoti che poi rinarravano la sera nelle osterie davanti ad un bicchiere di vino. Il gruppo è affascinato dalle avanguardie del XX secolo e nel contempo sviluppa una forte attenzione verso il teatro di strada che, sino a quel momento, era visto come evento festa non strutturato, più vicino alla clownerie e all’improvvisazione che al teatro. I Chille raccolgono successi in tutta Europa. Negli anni 80 si trasferiscono in Toscana, a quel tempo terra promessa delle sperimentazioni teatrali.

Cristina Lorenzi