Sono 31 i cimiteri del Comune di Pontremoli che richiedono opere di manutenzione e sistemazione, con costi ripartiti negli anni, ma che poi vengono in parte scaricati sulle concessioni. La gestione dei servizi cimiteriali è stata affidata dall’aprile 2023 al luglio 2025 alla cooperativa sociale ’Barbara B’ attiva in 14 regioni italiane. Il Comune di Pontremoli spende per l’attività circa 8mila euro al mese.
"Questa cooperativa – spiega il direttore dell’Ufficio tecnico comunale, ingegner Roberto Bertolini – ha messo a punto un modello organizzativo volto al miglioramento dei servizi cimiteriali, dalla gestione delle sepolture, al recupero e trasporto delle salme ai servizi di pulizia e gestione della manutenzione del verde. Tutti i processi di controllo sono certificati da enti terzi. Siamo particolarmente soddisfatti del lavoro svolto, anche se si può sempre migliorare". Tra le migliorie offerte da ’Barbara B’ ci sono 8 tagli erba da marzo a ottobre ogni anno e nel cimitero monumentale del capoluogo anche 3 volte la settimana. Ma i lavori svolti sono diversi dalle estumulazioni e esumazioni (40 nel biennio), alla manutenzione dei tetti, la riparazione delle superfici, il rifacimento degli intonaci, la ristrutturazione dei bagni del monumentale, il ricondizionamento degli impianti di illuminazione votiva, la mappatura di tutti i cimiteri. Tra l’altro è previsto anche un servizio a totale carico del gestore che su prenotazione trasporta i cittadini con ridotte capacità di deambulazione e impossibilitati alla visita ai propri defunti dall’abitazione alla sede cimiteriale. Recentemente è stata ristrutturata la fontana costruita nella parte nuova del cimitero urbano nel 2001. L’aveva voluta l’allora sindaco Enrico Ferri davanti al chiostro delle nuove cappelle. Da qualche anno non era in funzione, il gestore l’ha rimessa a nuovo.
"Mi piace sottolineare questo valore simbolico, importante per chi viene a visitare i defunti", aggiunge Bertolini. Il cimitero monumentale di Pontremoli sorse su direttive granducali emanate da Pietro Leopoldo nel 1777, prima dell’editto napoleonico di Saint Cloud (1804) che proibì le sepolture nelle chiese. Venne utilizzato un terreno comunale e il campo santo fu realizzato in tre anni e il primo defunto vi fu sepolto il 17 luglio 1786. Proprio il giorno in cui Pietro Leopoldo arrivò in vista a Pontremoli. Nei porticati con le cappelle e le cripte c’è uno straordinario repertorio della scultura dell’epoca che costituisce uno scenario delle famiglie pontremolesi nel tempo. Nel 1890 vi fu un primo ampliamento, poi nel 1914 ai lati dell’ingresso la camera mortuaria e l’abitazione del custode. Dopo il 1990 il Comune avviò una ristrutturazione anche con il concorso dei titolari delle cappelle gentilizie e realizzò un ampliamento, che potrebbe trovare continuità sul fronte opposto del porticato.
Natalino Benacci