Flash mob, esibizioni itineranti, free hugs, ovvero abbracci donati ai passanti senza chiedere nulla in cambio. Ma anche racconti di chi è uscito dal tunnel delle dipendenze tornando di nuovo alla vita. Oltre 150 giovani missionari, provenienti da ogni angolo d’Italia, ieri hanno riempito piazze e strade del centro città per sensibilizzare i coetanei e le famiglie a questa delicata questione. Un’onda rossa (tutti indossavano una tuta di quel colore per essere riconoscibili, ndr) di amore, fraternità, inclusione, che ha attraversato i luoghi “caldi“ della movida o dove più si manifesta il disagio giovanile cercando di instaurare un dialogo con gli altri ragazzi. Un percorso iniziato già da qualche giorno con gli incontri nelle scuole del territorio che hanno visto la partecipazione di oltre 500 studenti e nelle parrocchie dove i missionari di Nuovi Orizzonti, la Comunità promotrice della missione di strada, hanno incontrato più di 900 persone.
L’esperienza ecclesiale ’Vivi per qualcosa di grande’ è stata promossa dal vescovo monsignor Mario Vaccari in collaborazione con la Comunità Nuovi Orizzonti e l’amministrazione comunale. La serata è proseguita sul sagrato del Duomo di Massa – cuore pulsante dell’iniziativa – dove è andato in scena l’emozionante concerto di Natale Christmas Joy con gli artisti di Orizzonti Music. Gli eventi sono stati intervallati da momenti di testimonianze di vita di giovani che ce l’hanno fatta ad uscire dal tunnel della droga e di altre dipendenze, che purtroppo affliggono ormai moltissimi giovani e giovanissimi. L’obiettivo di ciascuna iniziativa è stato quello di sensibilizzare i ragazzi e gli adulti stimolandoli ad una riflessione. Successivamente si è dato il via alle danze con un Dj set. Parallelamente si è svolta l’attività ’Luce nella notte’ in cui i ragazzi dalla missione hanno provato ad avvicinare altri giovani ponendo la domanda “Vivi per qualcosa di grande?” e ’Angeli nella notte’ in cui un equipe di strada ha cercato un dialogo con tossicodipendenti e clochard.
Le missioni di strada di Nuovi Orizzonti prendono vita nel 1991, quando Chiara Almirante decise di recarsi di notte alla stazione Termini per incontrare tanti giovani in situazioni di grande disagio. Quel momento sancì la nascita di un primo centro di accoglienza a Trigoria.