Domani alle 17,30 nuovo appuntamento con la letteratura alla Dickens Fellowship in Piazza Alberica. Protagonisti ’I Racconti di Canterbury’ di Chaucer e “The Wife of Bath: icona social(e)?” a cura di Roberto di Scala. Il personaggio della donna di Bath dei Canterbury Tales di Chaucer rappresenta una figura atipica nel panorama letterario dell’Inghilterra del XIV° secolo. Oltre a essere definita come il primo, vero personaggio femminile della letteratura inglese, Alisoun (questo il suo nome) incarna il doppio ruolo di donna e vedova, indipendente e sicura di sé ben oltre quanto era usuale al tempo. Autorevole riferimento in materia di matrimonio, amore, e sesso, la sua persona può essere vista come un’icona social all’interno di un grande social medium ante litteram. "L’immagine della Wife of Bath come icona social - dichiara Marzia Dati presidente (nella foto) – è un chiaro esempio di come tutta la letteratura, anche la più distante nel tempo, possa essere calata e interpretata alla luce della contemporaneità". Roberto Di Scala è socio della Filiale carrarese della Dickens Fellowship per la quale ha tenuto interventi su Amanda Gorman e sulla cancel culture. Insegna Inglese al Liceo Da Vinci di Villafranca in Lunigiana nei corsi Scientifico, Scienze applicate e Scienze umane. Si è laureato con lode in Letteratura inglese all’Università di Pisa con una tesi su The Lord of the Rings di Tolkien e ha conseguito il Dottorato di ricerca in Letteratura inglese con una dissertazione su Plain Tales from the Hills di Rudyard Kipling. Ha insegnato all’Università del Tempo Libero Claudia Bagnone di Carrara, nei corsi online di Scienze della comunicazione e dell’economia dell’Università di Modena e Reggio Emilia, e italiano alla University of Chicago. È presidente dell’Anils (Associazione Nazionale Insegnanti Lingue Straniere).
CronacaLa donna di Bath: Di Scala parla di Alisoun