MASSA
"Siamo distrutti": non hanno parole lo zio e il papà di Malak e Jannat Lassiri impotenti all’ospedale di fronte ai sanitari che comunicavano la straziante notizia del decesso delle due bambine. Una vera tragedia. Abbiamo lottato fino all’ultimo per salvarle". È veramente combattutto da quanto è successo alcune ore prima il primario del pronto soccorso Alberto Conti. Il professionista ne ha viste molte, ma quando arrivano al Noa i bambini, l’equipe medica del pronto soccorso ha la consapevolezza di dover raggiungere l’impossibile per cercare di salvare la loro vita. Purtroppo questa volta non è successo. Quella che doveva essere una vacanza trascorsa in serenità, si è trasformata in una tragedia: a Marina di Massa è crollato un albero al camping ’Verde mare’ di via del Cacciatore, che ha provocato la morte di due sorelle di 2 e 14 anni, travolte dalla bufera mentre dormivano in una tenda. Grande è il dolore dell’equipe del Noa che ha provato a salvare fino all’ultimo le due sorelline, Jannat e Malak Lassiri. Il responsabile ci racconta quei momenti tragici, la corsa contro il tempo da parte dei sanitari per strappare le due alla morte: "Una tragedia, abbiamo lottato fino all’ultimo. Le due bimbe sono arrivate dopo essere state soccorse dal personale del 118. Oltre ai sanitari erano sul posto anche i vigili urbani, la polizia e carabinieri. Le due bambine sono state portate entrambe al pronto soccorso in arresto cardiaco: la più piccola aveva il cuore fermo, la seconda, più grande è arrivata all’ospedale con una residua attibità cardiaca che si è però spenta durante il viaggio. Tutte e due sono state rianimate. A cercare di salvarle c’era un’equipe performante particolarmente numerosa, formata dagli anestesisti in servizio durante la notte, che si sono fermati per dare una mano ai colleghi e un medico del 118. per quanto riguarda il medico del 118 anestesista sull’elisoccorso non è potuto scendere sul posto a causa delle condizioni meteo avverse, ed è stato quindi accompagnato immediatamente al Noa. In totale c’erano 14 professionisti attivi per cercare di salvare le due bimbe". Una corsa contro il tempo, che purtroppo si è rivelata vana, nonostate il grande sforzo e la grande professionalità dell’equipe sanitaria. Il racconto del professionista del pronto soccorso prosegue: "Purtroppo, per quanto riguarda la bambina più piccola, la causa di morte è choc emorragico, trauma del bacino, addome e torace, ovvero gravi lesioni interne osse e organiche. Per quanto riguarda la grande abbiamo cercato di rianimarla: aveva una lesione midollare alla cervicale, emorragia celebrale più rotture di coste. È stata intubata e ventilata in rianimazione. Anche la seconda sorellina si è poi spenta".
Un gran lavoro da parte delle due squadre di medici che è iniziato pochi minuti dopo la tragedia avvenuta intorno alle 7,40 di ieri mattina, che ha visto i professionisti combattere contro il tempo per cercare di salvare le due sorelline, con gli anestesisti della notte che si sono fermati per dare man forte ai colleghi.
Alfredo Marchetti