
Baldini e Baruzzo
Carrara, 14 novembre 2019 - La risoluzione presentata in commissione parlamentare alle Attività produttive presentata dall’onorevole di Fratelli d’Italia Maria Teresa Baldini ieri a Roma vuole proteggere la filiera corta del marmo. Presente con la deputata anche il coordinatore comunale del partito Lorenzo Baruzzo, che è arrivato direttamente nella capitale per collaborare con Baldini. Il mondo del marmo vive una crisi della filiera corta, non si lavora praticamente più il prodotto che esce dalle nostre montagne nelle nostre segherie e laboratori.
L’onorevole di FdI ha deciso di passare al contrattacco e ha presentato questa risoluzione, a cui il Governo ha l’obbligo di rispondere. «Ho presentato questo documento sul settore lapideo apuo versiliese e il settore di filiera in commissione alla quale anche io faccio parte – è intervenuta Baldini–. Un documento volto a incentivare la filiera corta del settore e a rivederla dopo che alcune cave sono entrare in possesso di grandi gruppi internazionali che inevitabilmente minano la filiera corta, i nostri laboratori e le nostre segherie. Il trend negativo è sotto gli occhi di tutti, se non facciamo qualcosa la filiera sta inevitabilmente scomparendo, e con essa la cultura del marmo e le attività del territorio. Io sono nativa di Forte dei Marmi e quindi la mia anima appartiene a questi luoghi. Dobbiamo fare qualcosa per valorizzare la bellezza del marmo, anche favorire non solo l’escavazione, ma anche il turismo internazionale e intervenire a livello infrastutturale. Già in passato avevo fatto un intervento sul marmo in parlamento, spero che risoluzione abbia una risposta governativa positiva, altrimenti noi andremo avanti per cercare di salvaguardare la filiera corta. Chiediamo al Governo di difenderla, di dialogare con le associazioni per dare incentivi, realizzare corsi di formazione».