ILARIA VALLERINI
Cronaca

La fine della “Parini”: "Chiusura necessaria. Tempestivi e decisi". La giunta si difende

La ristrutturazione "altamente complessa se non impossibile" "Materiali inferiori agli standard richiesti al tempo della costruzione".

La ristrutturazione "altamente complessa se non impossibile" "Materiali inferiori agli standard richiesti al tempo della costruzione".

La ristrutturazione "altamente complessa se non impossibile" "Materiali inferiori agli standard richiesti al tempo della costruzione".

"L’unico obiettivo dell’amministrazione Persiani è garantire la sicurezza degli studenti, del personale scolastico e dell’intera comunità educante". Corre ai ripari la giunta comunale dopo le aspre polemiche sollevate da genitori, opposizione e sindacato Cgil a seguito dell’ordinanza che ha imposto l’immediato stop alle attività della scuola Parini e lo sgombero dell’edificio scolastico di Romagnano che dall’indagine di vulnerabilità statica e sismica non è risultato a norma. E lo fa sciogliendo alcune questioni, tra cui il destino del plesso inagibile "ribadendo che la ristrutturazione alla luce dei dati è altamente complessa se non impossibile" (ma senza fare riferimento alle strategie per trovare le risorse necessarie a demolire e ricostruire la scuola, ndr), e togliendosi anche qualche sassolino dalla scarpa.

"Le verifiche tecniche – scrive la giunta – hanno rilevato gravi criticità strutturali, utilizzo di materiali non conformi alle normative vigenti e di qualità inferiore rispetto agli standard richiesti al tempo della costruzione dell’immobile. Di fronte a questi dati inconfutabili, il sindaco Persiani ha agito con tempestività e determinazione. Occorre chiarire che l’amministrazione non è responsabile della situazione che ha portato alla chiusura della scuola, ma è invece responsabile di trovare una soluzione concreta e sicura per gli studenti. Una decisione difficile che comporta un disagio per tutti, ma necessaria, senza perdere tempo in inutili dietrologie e strumentalizzazioni politiche, individuando sedi alternative".

L’impegno dunque è stato rispettato e, come già detto, domattina il rientro in classe. La primaria di Romagnano sarà ospitata nella scuola Alteta, mentre la media ‘Parini’ andrà a Mirteto. Il sindaco ha mantenuto la parola anche per "l’offerta di trasporto scolastico da Romagnano, la segreteria è stata ripristinata, verrà garantito un servizio della municipale di controllo delle zone e il servizio del Nonno Civico sarà attivo per la scuola Alteta".

"Non intendiamo più accettare lezioni dall’opposizione che oggi solleva polemiche senza proporre soluzioni reali, facendo dietrologie al limite della fantascienza. Nessuno vuole privare Romagnano della sua scuola, ma la realtà è chiara: l’edificio è inagibile e lasciarlo aperto sarebbe stato un atto di irresponsabilità". Intanto "lavoriamo a una soluzione definitiva: ristrutturazione o nuova costruzione? I dati tecnici finora raccolti mostrano che la prima opzione appare altamente complessa, se non impossibile". "A differenza di chi preferisce alimentare la polemica, questa amministrazione è impegnata in un percorso di monitoraggio attento di tutti gli edifici scolastici per individuare e prevenire eventuali criticità, garantendo così la sicurezza di studenti e docenti" risponde la giunta alla richiesta di chiarimenti sulla sicurezza nelle scuole. E l’ultimo attacco è per la Cgil: "il compito di un sindacato è quello di tutelare i lavoratori, garantendo ambienti salubri e sicuri. Ci aspettiamo che anche la Cgil adotti un atteggiamento responsabile, senza distorcere la realtà e senza alimentare tensioni su una decisione presa esclusivamente per la sicurezza di studenti e personale".

Ilaria Vallerini