Alla stazione di Avenza scatta l’operazione decoro. Mercoledì 18 dicembre saranno rimosse tutte le 58 biciclette classificate come abbandonate. Così recita un avviso della polizia municipale a firma della comandante Paola Micheletti. In questi giorni sui velocipedi sarà attaccato un avviso della futura rimozione. Oltre alle due ruote danneggiate o mancanti di parti saranno rimosse anche tutte quelle che al momento dell’intervento saranno trovate agganciate agli impianti stradali o alle strutture degli arredi urbani. Saranno poi rimosse una bicicletta segnalata come abbandonata in via Maggiani e una in via Genova. Tutti i mezzi prima della rottamazione saranno custoditi nei magazzini comunali per due mesi, così da dare la possibilità di recuperarli ai proprietari.
Intanto l’amministrazione a seguito di ripetute segnalazioni di un insediamento abusivo in via Massa Avenza, su un terreno di proprietà comunale, ha proceduto con lo sgombero. L’ordinanza a firma della sindaca è scattata sia per problemi di sicurezza sia per scongiurare pericoli per la salute dell’occupante, visto che l’uomo stava vivendo in condizioni igienico sanitarie incompatibili e nei pressi di un’arteria non recintata dove passano numerosi camion. Il terreno era utilizzato da uno straniero di 53 anni. Dal sopralluogo effettuato dagli agenti di polizia municipale è emerso che nel terreno l’uomo aveva costruito una sorta di casa con pavimenti fatti di cartone, un tavolino, delle sedie, una poltrona, una bicicletta, uno stendino, pentole e stoviglie per cucinare, e per rendere più piacevole il bivacco anche numerose piante in vaso. A sgombero ultimato Nausicaa si dovrà occupare di risanare l’intera area riportandola alle condizioni igienico sanitarie precedenti all’occupazione abusiva. È stato invece prorogato di un ulteriore mese il tempo per risanare l’area di viale Zaccagna dove una società aveva stoccato numerosi relitti delle imbarcazioni naufragate a Rapallo, dopo che erano stati distrutti dalla mareggiata del 2018. La maggior parte dei rifiuti sono stati rimossi. Restano da smaltire batterie di alimentazione da diporto, due container, di circa 15 metri cubi, uno con all’interno dei cavi elettrici, l’altro riempito per la totalità del volume con cablaggi, cordame, teli, vetroresina, quadri elettrici e parabordi.
Alessandra Poggi