MONICA LEONCINI
Cronaca

La memoria oltraggiata. Esplode bomba carta nel Giardino del Ricordo

Un forte boato nella notte di lunedì ha scatenato momenti di paura a Terrarossa. L’ordigno forse lanciato dal finestrino di un’auto in corsa. Prato danneggiato.

Il sindaco Martelloni e il vice Tognini nell’area verde dell’esplosione (foto Pasquali)

Il sindaco Martelloni e il vice Tognini nell’area verde dell’esplosione (foto Pasquali)

Un boato, un bagliore e poi la paura. Notte di spavento a Terrarossa di Licciana Nardi, per l’esplosione di un ordigno, probabilmente una bomba carta, nei Giardini del ricordo, proprio nel giorno in cui si celebrano le vittime delle foibe. La mattina la deposizione di una corona d’alloro alla presenza degli studenti delle scuole elementari e medie. La sera accanto alla stessa targa qualcuno ha pensato bene di ‘profanare’ in qualche modo il giardino. Un gesto fine a se stesso che non ha provocato danni ma ha fatto prima tremare e poi indignare. Lunedì era il Giorno del ricordo, dedicato alla tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo di istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra, e l’amministrazione guidata da Renzo Martelloni ha promosso un momento di sensibilizzazione dei giovani, alla presenza di autorità civili e militari.

L’esplosione appena prima delle 23, poco lontano dalla corona d’alloro appena deposta. Difficile pensare a una casualità o a uno scherzo. E ieri mattina a Terrarossa erano tutti ancora scosse, il boato infatti ha svegliato quanti vivono intorno alla piazza e spaventato chi in quel momento stava passando a piedi. In tanti si sono precipitati alle finestre per capire cosa stava succedendo e si sono poi riversari in strada. "Impossibile non sentire – ha detto una signora – mio marito dormiva e si è svegliato di colpo, io invece ero sveglia. Subito ho pensato allo scoppio di una bombola a gas". L’esplosione si è sentita anche al campo sportivo e lontano dai giardini, ma è stata avvertita fino ad Aulla. "Eravamo al baretto del campo – racconta Elisa Capineri Tosetti – e abbiamo sentito, anche se eravamo parecchio lontani. Non ci siamo subito resi conto di quanto era accaduto". "Abito a ridosso della piazza, l’esplosione è stata davvero terribile, lo spavento è stato grande", ha commentato Pietro Canori, un residente. Le sirene dei mezzi di vigili del fuoco e carabinieri hanno squarciato il silenzio della notte già scosso dal boato. Della bomba erano rimaste le tracce: un buco nel giardino, pezzetti di materiale bianco e frammenti di terriccio sparsi in giro. Sembra che gli autori del gesto possano aver lanciato la bomba carta dal finestrino dell’auto senza fermarsi, sapendo che difficilmente qualcuno avrebbe potuto vedere considerando anche la chiusura per turno della pizzeria aperta di fronte ai giardini. "Di mattina – dice il vicesindaco Omar Tognini, arrivato subito sul posto – ci siamo riuniti per commemorare le vittime e per educare le nuove generazioni, condividendo con loro le storie di un passato che non deve essere dimenticato. Di sera, un episodio di assoluta gravità. Ma questo atto vile non ci scoraggerà. Continueremo a difendere la verità storica e a opporci con determinazione a chi nega o minimizza le atrocità del passato. Desidero esprimere la mia gratitudine a tutte le autorità intervenute prontamente sul luogo dell’accaduto. Un sentito ringraziamento va al comandante del Nucleo Operativo Radio Mobile di Pontremoli tenente Stopponi, al maresciallo D’Alba e ai carabinieri della stazione di Aulla per il loro rapido intervento. Grazie ai vigili del fuoco di Aulla per aver garantito la sicurezza dell’area e al delegato alla Protezione civile Guidi per la tempestiva presenza sul posto".

"Questo gesto – aggiunge il sindaco Renzo Martelloni – mi ha lasciato sconcertato. Come sindaco condanno fortemente l’atto, simbolo di odio, che di certo non fermerà l’impegno della nostra amministrazione nel diffondere gli ideali democratici, di pace e rispetto ai nostri giovani, esattamente come abbiamo fatto lunedì mattina. Fortunatamente nessuno si è fatto male, perché in quel momento il giardino era vuoto. Giardino che è punto di ritrovo dei più piccoli il pomeriggio e quindi ha una doppia valenza simbolica. Ora le forze dell’ordine indagheranno e spero si possa trovare il responsabile".