Proseguono le polemiche sul caso che ha visto celebrare la Giornata della memoria senza l’Anpi. Sullo scivolone dell’amministrazione interviene Rifondazione: "Piena solidarietà all’Anpi e ci chiediamo come si possa e cadere in una mancanza tanto grave – scrivono da Rifondazione –. Nel giorno della memoria proprio Anpi, la casa di tutti gli antifascisti impegnati nella valorizzazione della memoria, della Resistenza viene esclusa dalla cerimonia ufficiale. Riteniamo che la partecipazione e il confronto civile siano i primi pilastri di una società democratica. Qualsiasi tentativo di negare la possibilità di espressione, di partecipazione e di confronto, sono scelte che condanniamo fermamente perché è proprio il principio democratico a venir meno, a essere minato". "Tutto ciò oltretutto in un contesto dove la partecipazione è già fortemente limitata e spesso assente – proseguono da Rifondazione –, dove i cittadini si allontanano sempre di più dalle istituzioni. Uno sgarbo, aggiungiamo, che non ha colpito soltanto Anpi e tutte le anime che oggi la compongono, ma che ha mancato di rispetto anche ai protagonisti della lotta di liberazione della nostra città, tra tutti Giorgio Mori, Francesca Rolla, Gino Menconi, il Memo e Cesarina Tosi. Partigiani combattenti, staffette, giovani donne e uomini che combatterono fermamente, per la causa della Liberazione, contro il nazifascismo. Ribadiamo la piena solidarietà ad Anpi, prendendo atto che purtroppo quello di Carrara non è stato un episodio isolato, ma questo tipo di scelta è stata fatta propria, in maniera del tutto opportunista e ipocrita, anche da altre città italiane".
CronacaLa Memoria senza l’Anpi. Solidarietà di Rifondazione: "Una scelta opportunista"