REDAZIONE MASSA CARRARA

La minaccia con un martello: condannato a un anno e otto mesi

L’ex si era presentato in caserma dai militari per colpirla in testa.

Condannato a un anno e 8 mesi con la pena sospesa l’uomo che aveva minacciato con un martello la sua ex compagna. Il reato di stalking è stato derubricato a maltrattamenti in famiglia. Si conclude così una vicenda che aveva terrorizzato la donna, tanto da denunciare il comportamento di un 40enne, che lo scorso anno si era presentato nella caserma dell’Arma dei carabinieri con una martello per colpire la donna che lo stava denunciando per violenze.

L’operaio venne arrestato dai militari con l’accusa di atti persecutori, resistenza a pubblico ufficiale e porto illegale di arma impropria. Il fatto era accaduto il 20 novembre dello scorso anno. La vittima, una 39enne di Carrara, si era presentata in caserma esasperata dalle minacce e dalle persecuzioni dell’ex marito che andavano avanti dal giorno che l’aveva lasciato.

Chiedeva aiuto, preoccupata dagli ultimi messaggi ricevuti sul telefonino che non lasciavano presagire nulla di buono. Ma appena lui seppe che lo stava per denunciare, ha urlato al telefono "Ti ammazzo davanti ai carabinieri, ti spacco la testa a martellate".

Minaccia sentita anche dai militari in quanto lei aveva attivato il vivavoce. Dopo pochi minuti l’uomo si presentò effettivamente davanti alla caserma cercando di entrare ma venne subito fermato. Riuscì a estrarre anche un grosso martello che aveva portato con se ma venne a fatica immobilizzato. Il legale dell’operaio, Giuseppe Del Papa del foro di Massa, aveva scelto il rito abbreviato per il suo cliente. La pm Di Paolo invece aveva chiesto il rito immediato davanti al giudice delle indagini preliminari Marta Baldasseroni.