di Patrik Pucciarelli
Fiorentino di nascita con una forte passione per la montagna e tutto quello che gravita attorno ad essa. Un passato nel fotogiornalismo e un presente da paladino delle Alpi Apuane. Il presidente dell’organizzazione ambientale ‘Apuane Libere’, Gianluca Briccolani, ha aperto l’incontro di sabato nella sala della Resistenza a palazzo Ducale dove storie, racconti e memorie si sono incrociate all’interno di ‘Un pomeriggio per le Alpi Apuane’. "Noi non prendiamo soldi dalla regione Toscana - sottolinea subito l’ambientalista -, non abbiamo niente a che fare con il ministero dell’Ambiente con i comuni con i sindacati, partiti e con l’ente parco. Tutti soggetti che si arricchiscono per ogni scaglia che viene giù dal monte".
L’avventura di Briccolani è partita ad agosto del 2016 "quando è nata in me la voglia di fare una traversata della catena montuosa in solitaria - racconta l’ambientalista -. La mia avventura è stata una sorta di laurea dopo decenni di alpinismo. Ho iniziato così a disegnare sulle mappe geografiche questo mio intento di attraversare le Apuane che si sviluppano parallele al mar Ligure e mar Tirreno. Quindi una mattina di agosto ho preso il treno da Firenze in direzione Equi Terme dove appunto è iniziata la vera e propria missione alpinistica in solitaria, durata 18 giorni senza nessun tipo di appoggio logistico".
Da questo viaggio prende vita il suo libro ‘L’altezza della libertà. Viaggio tra l’essenziale bellezza delle Alpi Apuane’, un progetto ambientale ormai giunto al 59esimo incontro a livello nazionale. "Tutto è nato quando ho capito che la convinzione di molti era quella che su queste montagne si scavasse marmo solo per fare opere d’arte - prosegue Briccolani - compreso il quartiere dove abito. Mi sono messo in moto nel 2020 per strutturale il progetto poi il 25 aprile del 2021 sui tavolini di Campocecina, fuori dal rifugio Carrara, è nata l’associazione ‘Apuane libere’. Noi come prassi di lotta cerchiamo di dare una mano all’ambiente apuano con vari tipi di attività. Siamo alpinisti, escursionisti, bikers, persone che conoscono il territorio anche meglio dei guardiaparco. Ci impegniamo nel contrasto alla riapertura di cave. Quando una nuova ditta presenta un piano di estrazioni noi studiamo relazioni e planimetrie per fare delle osservazioni contrarie. Per questo non vogliamo soldi da chi riceve soldi per ogni singola scaglia delle montagne, ci autofinanziamo totalmente".
Da questi principi si struttura il viaggio sulle Apuane di Briccolani "dopo che mi è scattato un meccanismo di impegnarmi di più verso l’ambiente. Quando sono partito il mio zaino pesava 18 chili compresa l’attrezzatura alpinistica ma all’inizio non pensavo che ci avrei scritto un libro. Però una volta tornato mi sono reso conto che avevo materiale di qualità a sufficienza per scrivere 2 libri, perciò ho preso il manuale di grammatica per rispolverare il mio italiano ed è iniziato un lavoro di due anni con penna alla mano. Poi l’incontro con un editore che ha creduto in me, nel mio sogno. Nato il libro non mi sentivo ancora appagato così ha preso forma una lotta continua contro l’estrattivismo, compreso il convegno di oggi".