ALESSANDRA POGGI
Cronaca

La mostra Ecco ’Over ultra’ al museo Mudac

Le artiste Sara Grandi e Flavia Spasari inaugurano sabato la nuova stagione della ’project room’. In relazione le loro ultime sperimentazioni

Le artiste Sara Grandi e Flavia Spasari inaugurano sabato la nuova stagione della ’project room’. In relazione le loro ultime sperimentazioni

Le artiste Sara Grandi e Flavia Spasari inaugurano sabato la nuova stagione della ’project room’. In relazione le loro ultime sperimentazioni

La mostra ‘Over Ultra’ di Sara Grandi e Flavia Spasari inaugura la nuova stagione della project room del museo Mudac a Carrara. Il vernissage è in programma sabato, alle 18, alla presenza delle due artiste e della curatrice Elena Perugi. La mostra, promossa dal Comune, si potrà visitare fino al 9 marzo. L’idea della project room è nata attraverso una call pubblica nell’ambito di ‘Carrara Città Creativa Unesco’, il riconoscimento che la città detiene dal 2017 con l’intento di dare visibilità agli artisti che hanno scelto Carrara come luogo di formazione, produzione e residenza.

‘Over Ultra’ è una riflessione sui punti di contatto fra due pratiche artistiche distinte, in un’ottica, non più di distinzione bipersonale, ma di rispettiva contaminazione. L’idea della mostra nasce dal desiderio di mettere in relazione le ultime sperimentazioni progettuali delle artiste Sara Grandi e Flavia Spasari facendole coesistere in un unico bioma. Emblema di questa unione è la ‘Pale Blue Dot’, una fotografia della Terra scattata nel 1990 dalla sonda Voyager 1, la prima foto del globo scattata oltre tutti gli altri pianeti del sistema solare.

La serie di sculture ‘Ultra’ di Sara Grandi è composta a partire da rami di vite sostenuti da strutture metalliche, insiemi in cui gli elementi naturali si identificano anatomicamente con le ossa umane, creando un parallelismo tra i metodi di coltivazione dei vigneti e la scienza ortopedica che corregge la crescita e lo sviluppo dell’ossatura. Le installazioni multimediali ‘Regenesi’ e ‘Over’ green di Flavia Spasari invece, immaginano l’esistenza di un nuovo bioma elettrico evolutosi a partire dai residui fossili di un’epoca passata: un organismo autonomo e proliferante alimentato da una linfa led. Spasari ha firmato anche un’opera video che riflette sul paradosso della rappresentazione attraverso la desincronizzazione di audio e immagine, nel tentativo di restituire la realtà percepita, ma già influenzata dalla proiezione di simboli.

Sara Grandi è originaria di Varese e ha frequentato il triennio e il biennio di scultura all’Accademia di Carrara, dove vive e lavora. Flavia Spasari è nata a Chiaravalle Centrale in Calabria e si è laureata all’Accademia di Carrara in arti visive e scultura, attualmente vive e lavora a Venezia mentre frequenta la magistrale di arti visive allo Iuav. La curatrice della mostra Elena Perugi è nata a Pisa e si è laureata nel 2015 al Politecnico di Milano in architettura, ha seguito un master in Fine Arts al Chelsea College of Arts di Londra, iniziando poi il biennio specialistico in arti visive e studi curatoriali alla Naba di Milano. Attualmente vive e lavora a Carrara.