NATALINO BENACCI
Cronaca

La mostra Quando l’arte incontra i rifiuti

Domani al Mudac va in scena ’Killer Plastic’, l’esposizione delle opere dell’eco artista Margot Bertonati create con materiale riciclato.

Domani al Mudac va in scena ’Killer Plastic’, l’esposizione delle opere dell’eco artista Margot Bertonati create con materiale riciclato.

Domani al Mudac va in scena ’Killer Plastic’, l’esposizione delle opere dell’eco artista Margot Bertonati create con materiale riciclato.

Il mondo dell’arte incontra quello dei rifiuti per dimostrare che anche dalla spazzatura può nascere qualcosa di bello. Per capirlo meglio bisognerà visitare la mostraKiller plastic’ dell’artista Margot Bertonati che apre al Mudac di Carrara domani alle 16. Per l’inaugurazione della rassegna interverranno due ospiti di rilievo, l’astrofisico Steve Shore, che parlerà del surriscaldamento globale, e Lorenzo Porzano, amministratore delegato di Cermec. Si affronterà l’argomento del surriscaldamento globale come quello dei rifiuti e del loro smaltimento, ma sarà sottolineata anche l’importanza per l’ambiente, del nostro comportamento nel quotidiano.

Nata a Montevideo, in Uruguay, e trasferitasi in giovane età in Italia, paese in cui è nato il padre, Margot Bertonati si avvicina alla scultura con grande passione. Inizia gli studi presso l’Istituto d’arte di Dagna e la bottega del maestro Piero Colombani dove apprende le arti pittoriche antiche. Sensibile alla salvaguardia dell’ambiente e degli animali, usa l’arte con l’intento di sensibilizzare la gente a rispettare la natura. Le sue opere sono state esposte in Italia e all’estero, riscontrando un notevole successo. Le sue sculture ricordano un po’ quelle di Giacometti, esili e alte, con gli arti molto lunghi e sottili che indicano la fragilità e vulnerabilità dell’essere umano e della propria esistenza. Le figure sono neutre, non hanno identità di genere, vogliono trasmettere unicamente uno stato d’animo. Splendidamente imperfette così com’è l’essere umano, nascono dagli scarti dell’eccessivo consumo di una vita troppo frenetica.

"In questo periodo storico dove gli eventi oscurano la ragione – dice l’artista – è la cultura che deve farsi sentire più forte che mai. Allora, non solo l’arte per l’arte ma l’arte come impegno civile. Per questo le mie opere sono create esclusivamente con materiale riciclato. Ogni opera è unica, dipende tutto da ciò che trovo e da quello che si getta via".