Non solo critiche e perplessità, ma anche proposte. I Paladini Apuoversiliesi, dopo aver analizzato il progetto di prolungamento della banchina Taliercio e il nuovo Piano regolatore portuale, si sono sempre più convinti che la loro proposta di conversione del porto di Carrara, presentata nel 2018, andava nella direzione giusta, sia per il mercato che per l’economia locale e l’ambiente.
"Il mercato di nicchia del lusso va benissimo – rileva l’associazione –. Ed è un mercato ideale, considerate le sue dimensioni, per il porto di Carrara. E’ su questo che si sarebbe dovuto, e si dovrebbe, puntare, con il potenziamento della parte turistica. Nel 2018 avevamo presentato una proposta di conversione, per noi abbozzata dal socio Tiziano Lera, architetto, urbanista e artista, spostando i due fattori: da porto commerciale con spazio ridotto per il turistico, com’è ora, a porto turistico, con spazio ridotto per il commerciale. E nel turistico comprendiamo le crociere, gli yacht, il diporto e i cantieri navali che chiedono a gran voce il travel lift".
Un porto meno impattante – con giovamento in termini di erosione della spiaggia – e più funzionale per il territorio. Tra l’altro nel progetto di Lera c’era spazio, a mo’ di ’Pier 39’ a San Francisco, per passeggiate, negozi, bar e ristoranti. Un porto elegante, di legno, capace di attrarre turisti. E di mantenere i traffici di Baker Hughes e marmo.