FRANCESCA FREDIANI
Cronaca

La resilienza dietro al banco. Harmony, la musica è cambiata. La rabbia di chi vuole resistere

Alessandro Chesi del negozio di via Manzoni se la prende con la negligenza del Comune "Dovrebbero avere più cura di chi tiene accesa un faro in centro, nonostante tutto" .

Alessandro Chesi del negozio di via Manzoni se la prende con la negligenza del Comune "Dovrebbero avere più cura di chi tiene accesa un faro in centro, nonostante tutto" .

Alessandro Chesi del negozio di via Manzoni se la prende con la negligenza del Comune "Dovrebbero avere più cura di chi tiene accesa un faro in centro, nonostante tutto" .

"Denuncerò il Comune per il firmacopie di Francesco Gabbani". È arrabbiato Alessandro Chesi di Harmony Music perché l’unico modo per accedere all’evento del famoso cantante, lo scorso febbraio, era quello di acquistare il disco in un’altra rivendita e non anche nel suo negozio. "Mi fa piacere vedere che il Comune privilegia uno store che vende musica una volta ogni tanto rispetto al mio, che invece si occupa solo di dischi tutto l’anno".

Oltretutto Harmony Music è l’unico in zona a resistere, dopo che tutte le altre attività nel corso degli anni hanno chiuso. Chesi non abbandona la piazza, ma il Comune invece di premiarlo lo penalizza. "Avrei capito se il firmacopie si fosse tenuto nello store, ma nel 2023 si era svolto al Palco della musica e quest’anno, anche peggio, al Teatro Animosi. Nessuno in Comune mi ha dato risposta su questi fatti". E non solo: a novembre, quando era stata stampata dal Comune una brochure che reclamizzava le attività dei negozi per il Natale, anche lì il negozio di Chesi era stato dimenticato. Ma non solo, ce n’è anche per il famoso cantante: "In tanti anni di successi Gabbani non ha mai fatto un saluto ai suoi fans nel mio negozio. Eppure sono l’unico che cerca di tenere sempre aperto, rimettendoci il cotto e il crudo". "Ormai la situazione della musica italiana è drammatica, è rimasto un settore di nicchia, dico sempre che più che clienti ho soci sostenitori": dai 25 agli 80 anni il cliente abituale, anche se più nella fascia over 40. Da zero a cinque le persone che possono entrare in negozio durante la giornata. Cercano soprattutto la compilation di Sanremo, Lucio Corsi, Gabbani appunto. E i Pinguini Tattici Nucleari, "quelli vendono sempre". Ma il più venduto è Avalon dei Roxy Music, dell’81, grazie al consiglio dello stesso Chesi. La musica è finita, quindi. Anche ora che è tornato di moda il vinile, grazie alle major che si sono inventate questo espediente , ma che vendono in anteprima le novità sui loro siti, azzerando il vantaggio per i negozi (il 90 per cento della musica è in streaming, il restante 10 si divide tra cd e vinili). Ora che i vinili vengono ascoltati su dei giravinili made in China che distruggono la musica: "Quando l’hardware costa meno del software, non è il caso di ascoltare musica".