LUCA CECCONI
Cronaca

La ricetta ’politica’ della Cgil. Lavoro, salute e ambiente. Del Vecchio: "Così si costruisce l’alternativa al centrodestra"

Il segretario provinciale invita Pd, Alleanza Verdi e Sinistra e 5 Stelle a unire programmi e forze "Bisogna tornare a essere credibili e dare risposte concrete alle persone tradite e deluse".

La ricetta ’politica’ della Cgil. Lavoro, salute e ambiente. Del Vecchio: "Così si costruisce l’alternativa al centrodestra"

Il segretario provinciale invita Pd, Alleanza Verdi e Sinistra e 5 Stelle a unire programmi e forze "Bisogna tornare a essere credibili e dare risposte concrete alle persone tradite e deluse".

Le parole chiave sono lavoro, salute e ambiente. Il segretario provinciale della Cgil, Nicola Del Vecchio, indica la via a coloro che vogliono costruire l’alternativa al centrodestra, sia a livello nazionale che locale. E lo fa dal palco della festa provinciale del sindacato, in corso a Ca’ Michele a Carrara.

Del Vecchio, ci crede davvero a una alternativa al governo formato sull’asse FdI, Lega e Forza Italia?

"Noi siamo per un nuovo modello di sviluppo, abbiamo bisogno di coniugare diritto al lavoro, alla salute e rispetto dell’ambiente. Occorrono risposte capaci, è necessario mettere in campo politiche a difesa della sanità e della scuola pubblica, per l’equità fiscale, per una vera ed effettiva giustizia sociale. Per questo c’è bisogno di un’alternativa, che ha bisogno di parole chiare e di una nuova radicalità".

Ma oggi a votare ci va solo la metà degli aventi diritto...

"Il punto è questo, questa crisi della rappresentanza parla tanto anche a noi. E’ necessario tornare ad essere credibili e a parlare con tutte quelle persone deluse, che sono la nostra base, e che in questi anni hanno visto tradite le loro aspettative e le loro speranze da chi, pur richiamandosi alla sinistra, ha attuato politiche di fatto contro i lavoratori, contro i loro diritti, favorendo precarietà e diminuendo tutele".

Quali dovrebbero essere gli attori dell’alternativa?

"Crediamo che l’onere di costruire l’alternativa spetti a Pd, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra. Alla nostra festa ne abbiamo parlato con autorevoli esponenti di questi partiti. Come abbiamo detto più volte, vogliamo essere lievito per questo campo ma non mi appassiona il nome che daremo a questo campo, la cui costruzione ritengo necessaria e non più rimandabile. Campo largo, campo giusto... a me interessa che sia un campo che abbia chiaro l’obiettivo: difendere e attuare la Costituzione antifascista. E di questo dobbiamo assolutamente parlare anche in Toscana in vista delle elezioni regionali del prossimo anno".

La storia insegna che mettere insieme le varie anime della sinistra è praticamente impossibile...

"Infatti questo percorso non può svilupparsi solo con un confronto di classi dirigenti, non può prevedere solo una discussione sui futuri assetti. Non basterà una somma di simboli elettorali a fermare l’avanzata di una destra rispetto alla quale stavolta sarà più difficile gridare al rischio per la democrazia visto che già tanti cittadini li hanno scelti e riconfermati per amministrare tanti, troppi, Comuni toscani, come a Massa sappiamo bene. È a partire da questo che dobbiamo interrogarci e anche riconoscere errori e mancanze. Partiamo dai programmi, frase che sentiamo spesso dire e poco attuare. Facciamolo stavolta, apriamo una fase nuova. Tre parole: radicalità, coerenza, coraggio".

Dalle parole ai fatti: cosa fare in concreto per la Toscana?

"Non possiamo nascondere le difficoltà di una Toscana che marcia a più velocità, dove se si vive nell’area centrale si ha la possibilità di usufruire di servizi, di infrastrutture e di opportunità maggiori che nell’area costiera o nelle aree interne. Serve un impegno concreto per superare questa situazione e per colmare questi divari, queste disuguaglianze territoriali inaccettabili".

E a Massa Carrara?

"Qui servono politiche coraggiose e coerenti che ci consentano di costruire un nuovo equilibrio nel settore lapideo capace di coniugare tutela dell’ambiente, diritti e sicurezza dei lavoratori e redistribuzione della ricchezza. Bene a questo proposito l’iniziativa del capogruppo del Pd in Regione, Vincenzo Ceccarelli, di estendere la filiera a tutto il settore, indipendentemente che si tratti di agro o bene estimato, un bel cambio di passo rispetto a quanto avvenuto nella scorsa legislatura. Allo stesso tempo abbiamo la necessità di valorizzare la nostra zona industriale evitando cambi di destinazione d’uso come invece vorrebbe l’amministrazione di Massa, e poi voglio sottolineare anche la necessità di dotarci quanto prima del Piano regolatore portuale, un’infrastruttura che serve al territorio e permetterà, pur nel rispetto dei necessari vincoli ambientali (pensiamo all’erosione della spiaggia), di garantire investimenti e sviluppo. Così come sono necessarie le bonifiche per le aree soggette ad inquinamento, rispetto alle quali da troppo tempo ascoltiamo sempre e solo proclami. Stop ale parole, servono fatti".

A proposito di Massa, si è fatto un’idea siu quanto accaduto in consiglio comunale con il caso Frugoli-Alberti?

"Penso che in seno al Consiglio comunale di Massa sia necessario il ripristino di un clima di dialogo e confronto, seppur con le legittime differenze politiche, sale della democrazia. Quanto accaduto è solo la punta dell’iceberg di quello a cui stiamo assistendo da mesi all’interno dell’assise cittadina dove il clima sta diventando irrespirabile. Consigli comunali secretati, contrattazione sospesa e conseguente dipartita del segretario comunale con strascichi polemici e minacce di denunce da parte del sindaco verso i consiglieri che legittimamente provano a fare il proprio mestiere, Commissioni consiliari oscurate senza alcuna logica. Tutto questo non è più tollerabile. Come organizzazioni sindacali avevamo avviato un percorso di contrattazione che avrebbe dovuto portare alla stipula di un Protocollo e a una stagione di reale e strutturale confronto che, invece, non si è mai avviata".

Quello della Cgil sembra più un proclama politico che sindacale...

"Il nostro compito è quello di occuparsi dei diritti dei lavoratori, dei pensionati, dei giovani che hanno il diritto di poter studiare e poi lavorare nel nostro territorio e, più in generale, i diritti, sociali e civili, di ogni persona, nessuna esclusa. Se questo significa fare politica la facciamo, orgogliosamente, ogni giorno".