MICHELA CARLOTTI
Cronaca

La rivolta alla ‘Don Gnocchi’: "Discriminazioni a Fivizzano"

Da domani scattano le differenze contrattuali con i colleghi della sede di Marina di Massa

La rivolta alla ‘Don Gnocchi’: "Discriminazioni a Fivizzano"

La rivolta alla ‘Don Gnocchi’: "Discriminazioni a Fivizzano"

Scatta dal 1 luglio, ovvero domani, la “discriminazione contrattuale” che divide i lavoratori della Don Gnocchi di Marina di Massa da quelli di Fivizzano. "Un’ingiustizia di misero ritorno economico in favore della Fondazione – dichiarano alcuni lavoratori di Fivizzano – che ci vede impiegati con le stesse competenze e mansioni dei colleghi di Marina di Massa ma con un inquadramento contrattuale peggiorativo". Tutti i 19 dipendenti di Fivizzano, pur con contratti fluttuanti sulle due sedi, resteranno con il vecchio contratto assistenziale Ccnl Aris Rsa e Cdr, mentre a Massa in 140 passano al nuovo contratto CCNL Aris Sanità.

"Non è stato un passaggio d’ufficio e indolore – spiegano alcuni lavoratori di Massa, solidali con i colleghi di Fivizzano – ma passiamo con il grimaldello dopo anni di cause legali". Tutto parte da lontano quando, in una fase di crisi economica, nel 2019 la Fondazione Don Gnocchi aveva rivisto i contratti di lavoro da applicare ai dipendenti delle 27 strutture sul territorio nazionale: contratto sanità privata o contratto assistenziale, a seconda della prevalenza delle prestazioni erogate.

Una volta identificati i centri, Massa e Fivizzano sono finiti declassati a codici assistenziali, benché le due strutture non siano case di riposo ma eroghino prestazioni riabilitative. A suon di ricorsi promossi dinnanzi alla sezione del lavoro del Tribunale di Massa e con una complessa attività sindacale a sostegno dei lavoratori e che ha visto anche l’interpello di Regione ed Asl, a dicembre la Fondazione si è resa disponibile a rivedere l’accordo nazionale.

Viene quindi sottoscritto un pre-accordo con tutte le sigle sindacali che ratifica il passaggio prossimo della struttura di Marina di Massa al contratto sanitario. Per Fivizzano, però, si strappa solo l’impegno della Fondazione a rivalutare la posizione entro fine aprile."Di ciò che è stato fatto ad aprile non si sa nulla - dichiarano i lavoratori di Fivizzano – e comunque il tavolo non ha prodotto alcunché". Con una nota successiva al pre-accordo di dicembre e indirizzata alla Regione, si era espressa in modo inequivocabile anche la direttrice generale di Usl Toscana Nord Ovest, Maria Letizia Casani: pur non entrando nel merito della rivendicazione contrattuale dei dipendenti, confermava nero su bianco che la struttura di Fivizzano esercita "attività ad autorizzazione ed accreditamento sanitario, non socio-sanitario".

Sono 30 i posti letto della Don Gnocchi di Fivizzano che la Fondazione non tratta come codici sanitari: 16 di cure intermedie, 2 hospice, 4 riabilitazioni ospedaliere, 4 unità per stati vegetativi e 4 speciali unità di accoglienza permanente. Intanto, mentre prosegue l’iter giudiziario, la Cisl Fp annuncia una manifestazione contro la Fondazione e il sindaco di Fivizzano, Gianluigi Giannetti, si dichiara solidale con i lavoratori.