L’acquedotto comunale può essere una risorsa aggiuntiva per il territorio se si trasforma anche in una fonte di energia elettrica pulita. E il sindaco di Licciana Renzo Martelloni ha proposto a Gaia la realizzazione di un progetto innovativo per la Lunigiana, ma già realizzato nel nord Italia. Se per costruire una centrale idroelettrica, sono necessarie opere di ingegneria civile, così per ricavare energia a ridotto impatto sull’ambiente si sfruttano le risorse disponibili sul territorio tramite l’acqua degli acquedotti potabili. Un processo che rappresenta una delle fonti di energia rinnovabile da acqua più efficace e più pulita a disposizione. Sulle reti degli acquedotti, infatti, è già disponibile un sistema di condotte per la distribuzione.
L’acqua arriva all’utenza con una pressione eccessiva e, per essere utilizzata preservando il sistema delle condutture, gran parte della sua energia idraulica deve essere addirittura ridotta tramite delle valvole di riduzione della pressione. Energia che, invece di essere sprecata può invece essere trasformata in energia elettrica grazie allo sfruttamento del dislivello e del movimento dell’acqua. "Una proposta – spiega Martelloni – fatta insieme a Marco Tavolaccini, consigliere con delega a politiche energetiche e fonti rinnovabili, che offre numerosi vantaggi: la riduzione delle emissioni di gas serra; la diversificazione delle fonti energetiche e un’entrata per il Comune che può essere reinvestita sul territorio. Un progetto già in cantiere da anni e che cercheremo di realizzare prima della fine del mandato. Si andrebbe ad aggiungere alla già grande risorsa comunale della centrale elettrica di Ponterotto. Nelle forme di realizzazione vedremo se l’investimento sarà del Comune, tramite fondi regionali o imprese private".
Monica Leoncini