REDAZIONE MASSA CARRARA

La società del Montignoso: "Faremo appello"

"Sarà il tempo a fare giustizia". Il Montignoso reagisce così alla sentenza di primo grado emessa martedì con cui il...

"Sarà il tempo a fare giustizia". Il Montignoso reagisce così alla sentenza di primo grado emessa martedì con cui il Tribunale Federale ha comminato un totale di 44 anni e mezzo di squalifica a dirigenti e calciatori della Juniores rossoblù (oltre ad una pena in denaro e alla decurtazione di 8 punti in classifica) e con un post sulla propria pagina Facebook annuncia di voler attendere la lettura delle motivazioni "per poter presentare reclamo davanti alla Corte Federale D’Appello". Con il verdetto, pubblicato martedì dal Consiglio regionale della Figc, il club della ‘Renella’ si è visto infliggere squalifiche di 4 anni e 6 mesi al proprio presidente Mariano Vitacca, al dirigente Luca Ambrosini, all’allenatore Enrico Mori e ai cinque calciatori della Juniores Leonardo D’Avolio, Manuel Cattani, Francesco Mazzi, Bazie Diedonne Claver, Daniele Petriccioli, Giacomo Della Bona, squalifiche di un anno ad altri quattro giocatori (Alessio Landucci, Gabriele Grassi, Samuele Pierdomenici e Stefano Francesco Vita), oltre ad un’ammenda da duemila euro alla società e alla penalizzazione di 8 punti alla squadra Juniores "da scontarsi nella presente Stagione sportiva". A tutti è stata contestata la violazione dell’articolo 30 del Codice di Giustizia Sportiva, ovvero quello relativo all’illecito sportivo. "Tenuto conto – si legge ancora nel post – della gravità del provvedimento del Tribunale Federale che, tra le tante sanzioni, priva per 4 anni e 6 mesi dirigenti e atleti che negli anni si sono sempre distinti per la loro correttezza dentro e fuori dal campo, confida nel secondo grado per poter dimostrare la estraneità propria e dei propri tesserati dal reato contestato".

Alessandro Salvetti