
di Gabriele Ratti
E’ uno stereotipo, confermato, del Bel Paese: noi italiani con la pizza abbiamo un rapporto speciale e noi massesi non siamo certo da meno. Così si contano su una mano coloro che nel corso della loro vita non hanno mai mangiato una fetta di pizza di “Vasco”, iconico locale del centro della città finito nell’albo delle botteghe storiche istituito dal Comune. "È un gran bel progetto per la valorizzazione di Massa questo nuovo albo – commenta Stefano Magnai, uno dei titolari della pizzeria i Vasco – già istituito in altre città e sono molto felice che ora sia anche nella nostra, perché oltre al riconoscimento della storicità della nostra pizzeria ci concede delle agevolazioni fiscali e dei finanziamenti a fondo perduto, assai utili per tutto".
La pizzeria è stata riconosciuta come fondata nel 1961, ma la sua storia, legata a quella di Massa, è ben più lunga: inizia negli anni 30 e attraversa la seconda guerra mondiale. "L’attività nasce all’incirca nel ’33,’34 in viale Eugenio Chiesa, con il bisbisnonno Angelo Pasqualini, apripista della famiglia di “Vasco”. Un tempo tutti i pizzaioli venivano da Altopascio e così lui, che dopo la guerra ha lasciato l’attività a Leoncino, che sarebbe il vero Vasco" ci racconta Stefano su un tavolino della sua pizzeria, dove generazioni di studenti, giovani e non solo, si sono seduti per mangiare un pezzo di pizza o una fetta di focaccia con la mitica calda-calda.
"Negli anni 60’ viene poi costruito questo palazzo in Piazza Matteotti, dove Vasco si trasferisce al numero civico 8, nel luogo dove ci troviamo adesso – continua Magnai – e poi la famiglia di pizzaioli si ingrandisce, poiché subentrano Roberta e Walter, i due figli, per arrivare poi fino alla nostra generazione". Adesso ad occuparsi di “Vasco” sono Stefano Magnai e Francesco Pasqualini, con il fondamentale supporto dello storico pizzaiolo Massimo Ricci. "E’ il nostro perno fondamentale anche se non fa parte della società – racconta Magnai con un sorriso – lui lavora qui da quando ha 14 anni, senza interruzione, e ciò che “Vasco” è adesso è anche merito suo".
Entra dunque tra le prime sette botteghe storiche questa pizzeria, vera icona del centro di Massa che sui suoi tavolini ha visto passare tutta la storia locale ed i suoi personaggi principali dagli anni ’30 ad ora, unendo attraverso la pizza e in un quadretto tutto italiano quasi 100 anni di storia. Tuttavia anche in questo caso non è stato facile trovare una documentazione che potesse certificare la storicità, indiscussa, di Vasco, e così sono corsi in aiuto il gruppo Facebook di appassionati di storia e immagini locali “Massa in Cartolina” e Andrea Marchini, uno dei fondatori e degli utenti più attivi.
"È stato difficile trovare documentazioni perché non c’erano numeri civici una volta, e di conseguenza era complicato dimostrare che siamo sempre stati qui – ci spiega Magnai – fortunatamente però abbiamo trovato, grazie agli amici di Massa in Cartolina e in particolare ad Andrea Marchini, una foto della nostra pizzerà dove si vede Largo Matteotti senza la Chiesa di San Sebastiano, costruita nel 63’, che quindi certifica la nostra presenza almeno da quell’anno". Ora questa fortunata foto, assieme ad altre tre recuperate dal gruppo di appassionati, abbelliranno i locali interni di Vasco per essere viste da tutti gli affamati in coda per un trancio di pizza.