MICHELE SCUTO
Cronaca

La tragedia di Montignoso: "Erano due persone buone"

Centinaia di persone ieri alle Capanne per il funerali di Maghelli e Buffoni. Un ex alunno: "Alberto un professore severo ma giusto: mi ha insegnato molto".

L’ultimo saluto ai coniugi dopo la messa funebre (Foto Paola Nizza)

L’ultimo saluto ai coniugi dopo la messa funebre (Foto Paola Nizza)

Il paese si è fermato per dare l’ultimo saluto a Alberto Maghelli e Tilde Buffoni, protagonisti di una tragedia che ha sconvolto l’intera comunità. I funerali, celebrati nella chiesa gremita di fedeli, Santa Maria della Rosa alle Capanne, hanno visto la partecipazione di centinaia di persone, unite dal dolore e dal ricordo di due figure che hanno segnato la storia e la cultura locale. Il sacerdote ha ringraziato la comunità per la vicinanza e ha invitato tutti a trovare nel cuore il coraggio di perdonare: "Nella sua infinita misericordia, Dio accoglie le anime di Alberto e Tilde. È importante che anche noi sappiamo guardare oltre la tragedia, ricordando il bene che hanno fatto".

L’atmosfera nella chiesa era carica di emozione: lacrime silenziose, abbracci e sguardi carichi di affetto. Maghelli, ex insegnante delle scuole medie, e Buffoni, ex infermiera di 83 anni, erano una coppia conosciuta e stimata. Il parroco ha esortato a non fermarsi sugli aspetti più dolorosi, ma a ricordarli per ciò che hanno lasciato: "Anziché speculare sul dramma, custodiamo il bene che ci hanno donato". Dopo l’omelia, due ex alunni di Maghelli, Remo Lorenzoni e Giovanni Cagetti, hanno voluto ricordare il loro professore. "Era severo, ma giusto – ha detto Lorenzoni –. Se oggi sono la persona che sono, lo devo anche a lui, che mi ha insegnato a credere nelle mie capacità". Cagetti ha aggiunto: "Ci spronava a dare il massimo, non accettava scuse, ma dietro quella severità c’era un grande cuore e una dedizione totale all’insegnamento".

Il corteo funebre ha attraversato il paese nel silenzio, tra gli sguardi commossi di chi ha voluto accompagnare i due coniugi per l’ultima volta. Presente alla cerimonia anche un commosso Gianni Lorenzetti, sindaco di Montignoso. Al termine della cerimonia, le loro salme sono state portate al crematorio, dove verranno commemorate in forma privata dai familiari più stretti.

Intanto proseguono le indagini da parte degli inquirenti per stabilire i dettagli mancanti di quello che a tutti gli effetti saerebbe stato un omicidio suicidio.